Si moltiplicano i casi di Febbre Dengue in Italia, Nicastri: «Nessun allarme e preoccupazione»; per chi viaggia a fine anno pronto il vaccino

Quattordici casi nel Lazio, un caso a Piacenza, due a Codogno (LO), uno a Crema, uno a Belluno, uno a San Giuliano Milanese, uno a Prato. A Castiglione D’Adda (LO) sei casi e screening per 309 persone

In Italia, si stanno verificando sempre più segnalazioni di casi di febbre Dengue. Nel Lazio, in particolare, sono stati segnalati quattordici casi, ma solo due persone sono state trasferite all'Istituto Spallanzani di Roma. L'ospedale ha rassicurato che entrambi i pazienti non si trovano in condizioni gravi: uno è stato già dimesso, mentre il secondo sarà dimesso a breve. Questa comunicazione è stata fatta per evitare allarmismi ingiustificati. La maggior parte dei casi segnalati negli ultimi giorni sono importanti,  in Lombardia ci sono stati almeno otto persone, tra cui una bambina, che non sono rientrate da paesi stranieri. Il primo caso di Dengue in Lombardia si è verificato a Crema il 17 agosto scorso, con il ricovero di un uomo di 70 anni.

A Codogno (LO), si sono verificati due casi di contagio del virus della Dengue. I soggetti infettati, uno residente a Castiglione d'Adda e l'altro proveniente da un'altra regione, potrebbero essere stati punti dalla zanzara Aedes mentre si trovavano vicino al poliambulatorio ospedaliero di viale Gandolfi o presso un centro salute privato di via Alberici. Di conseguenza, l'Azienda Tutela della Salute (ATS) ha richiesto al comune di Codogno di effettuare una disinfestazione straordinaria in questi due luoghi e nella zona circostante di 200 metri, che verrà eseguita durante la notte. Il comune ha deciso di adottare questa misura precauzionale per prevenire ulteriori contagi.

Nel Lodigiano, 309 cittadini di Castiglione d'Adda (LO) si sono sottoposti allo screening per la ricerca di anticorpi per il virus della Dengue presso la Casa di Comunità di Codogno (LO), dopo che in città si sono registrati sei casi. Gli esami sono stati effettuati il 25 agosto dalle 8 alle 16, il 26 agosto dalle 8 alle 12 e oggi dalle 8 alle 16. Considerata l'importanza di questa attività, l'Ats di Milano ha sottolineato che lo screening per i cittadini di Castiglione d'Adda rimarrà attivo fino a sabato 2 settembre, sempre presso la Casa di Comunità di Codogno. Per martedì e mercoledì, l'orario di apertura sarà dalle 8 alle 16. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell'Ats. I cittadini di Castiglione d'Adda che desiderano partecipare allo screening ma che non possono recarsi a Codogno per motivi fisici possono contattare telefonicamente il Punto Unico di Accesso (PUA) della Casa di Comunità al numero 0377/465352 e prenotare il prelievo a domicilio.

Nella città vicina di Piacenza, è stato confermato un caso di febbre da virus Dengue in una donna di circa 30 anni che era tornata di recente dal Messico. La donna è stata posta in isolamento domiciliare. Di fronte a questa situazione, il sindaco Katia Tarasconi ha emesso un'ordinanza precauzionale che prevede "una disinfestazione straordinaria con l'uso di insetticidi adulti, larvicidi e la rimozione delle larve, sia nelle aree pubbliche che private, entro un raggio di 100 metri dalla sua abitazione".

Un caso di contagio è infatti stato registrato nei giorni scorsi a San Giuliano Milanese. In realtà, stando a quanto di è appreso, non si tratterebbe di un residente, ma bensì di una persona che, per motivi di lavoro, ha soggiornato in via Po, a Sesto Ulteriano. Alla luce di ciò, Ats ha inviato una comunicazione all’Amministrazione comunale chiedendo che venisse eseguita una disinfestazione nel raggio di 200 metri dal luogo in cui la persona contagiata aveva sostato. Il sindaco Marco Segala ha quindi emesso la relativa ordinanza e le operazioni di bonifica sono state eseguite come da protocollo.

È stato confermato anche un caso di infezione a Prato, città dove ieri pomeriggio è stato effettuato un intervento di disinfestazione. Prima di questo caso, ne era stato registrato uno a Belluno. Indipendentemente da dove le persone siano state infettate, è sempre prevista una disinfestazione nelle aree in cui vivono o hanno soggiornato coloro che si sono ammalati

La Dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare

Questi casi di Dengue hanno causato preoccupazione e le autorità sanitarie stanno prendendo tutte le misure necessarie per contenere la diffusione del virus e proteggere la popolazione. La Dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare e può causare sintomi come febbre, mal di testa e dolori muscolari. La disinfestazione straordinaria delle aree interessate è un importante passo per eliminare i possibili focolai di zanzare infette e prevenire ulteriori casi di contagio. È fondamentale anche sensibilizzare la popolazione sull'importanza di adottare misure di protezione individuale, come l'uso di repellenti per zanzare e l'eliminazione dei potenziali ambienti di riproduzione delle zanzare, come ristagni d'acqua. Solo attraverso un'azione coordinata tra le autorità sanitarie e la collaborazione dei cittadini sarà possibile contrastare efficacemente la diffusione della Dengue.

«Non c'è motivo di allarmarsi o preoccuparsi»

Nelle ultime settimane, il direttore del reparto di Malattie infettive ad alta intensità di cura dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive 'Lazzaro Spallanzani', Emanuele Nicastri, ha pubblicato un post su Facebook per rassicurare sulla Dengue, una malattia infettiva. Secondo Nicastri, non c'è motivo di allarmarsi o preoccuparsi in quanto la Dengue è una patologia molto comune in aree endemiche, ma con un rischio molto basso di complicazioni in aree non endemiche. Nicastri sottolinea che l'80% dei casi di Dengue può essere asintomatico o con pochi sintomi, come febbre, dolori articolari e muscolari, nausea, vomito e rash cutaneo.

«La possibilità di complicanze gravi è molto bassa»

La Dengue è la malattia infettiva più comune nelle aree tropicali, quindi è probabile che ci siano casi importati anche nel nostro Paese. I casi autoctoni si verificano quando una zanzara tigre punge una persona infetta che è tornata da un'area endemica e diventa così un potenziale vettore della malattia. Tuttavia, Nicastri sottolinea che la possibilità di complicanze gravi è molto bassa, meno dell'uno per mille. Ci sono quattro ceppi di Dengue e i casi di malattia grave sono legati a una seconda infezione, che in Italia è rara, a causa degli anticorpi specifici. Questi anticorpi sono efficaci contro la prima infezione, ma possono essere dannosi e favorire forme più gravi in caso di infezione da un ceppo virale diverso dal primo. È importante prestare attenzione ai bambini piccoli e agli anziani, poiché la Dengue può avere un decorso più grave anche durante la prima infezione.

Le campagne di disinfestazione

Il rischio di contrarre la malattia in Italia è estremamente basso e le normali precauzioni per prevenire le punture di zanzare sono sufficienti come misura di sicurezza. La notifica immediata da parte dei medici è fondamentale per combattere l'eventuale diffusione della malattia, consentendo di interrompere il ciclo di trasmissione attraverso l'eliminazione delle zanzare infette. Le campagne di disinfestazione mirano a ridurre la presenza di zanzare nel territorio, adottando misure preventive come la bonifica degli stagni d'acqua e l'uso di insetticidi.

In arrivo il vaccino

La disponibilità di un vaccino efficace contro la Dengue rappresenta un importante passo avanti nella prevenzione della malattia. Questo vaccino, che sarà reso disponibile a partire dalla fine di quest'anno, potrà proteggere le persone che si recano in zone tropicali da eventuali infezioni. La vaccinazione è un metodo efficace per stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro il virus della Dengue, rendendo l'organismo più resistente all'infezione e ai suoi potenziali effetti gravi.

Rimedi efficaci

Utilizzare moschettiere, repellenti per insetti e indossare abiti a maniche lunghe può ridurre notevolmente il rischio di punture di zanzare infette. Inoltre, evitare di accumulare acqua stagnante vicino alle abitazioni e alle aree circostanti può contribuire a limitare la proliferazione delle zanzare vettori.