Ti si rompe un Blackberry in garanzia? Arrangiati

L’incredibile paradosso della accoppiata Tim/Rin, il noto colosso della Telecom e la casa produttrice del Blackberry; da una parte vendono gli smart phone agli utenti, e dall’altra “poco smart”, non garantiscono assistenza adeguata ai loro prodotti sul territorio.

A maggio 2010 7giorni Sas, la nostra azienda, stipulava un contratto con Tim per 6 Sim aziendali con tanto di telefono in dotazione per la lettura delle Email . Venerdì 27 ottobre 2011, nella redazione di 7giorni due collaboratori lamentano il guasto degli apparecchi in dotazione, due Blackberry 8520 Curve. Chiamiamo il 191 e scopriamo che nonostante le nostre fatture bimestrali siano da tre zeri, il nostro solerte agente “poco smart” che a suo tempo stipulò il contratto non ci fece sottoscrivere la polizza assistenza  per i nostri smart phone. Anche se sbigottiti, chiedemmo lumi, come e da chi portare gli apparecchi ancora in garanzia. Dopo una ricerca di qualche minuto, l’operatore “poco smart”, ci disse che potevamo rivolgerci in qualunque centro Tim. Andammo al Centro Tim di Melegnano, ma la commessa ci disse che loro non erano un centro di raccolta autorizzato. Nelle  ore seguenti, chiamammo il 191, e l’operatrice, dopo un lunga attesa ci forniva l’indirizzo di due centri raccolta, sempre a Melegnano, uno in via Giardino e l’altro in piazza Garibaldi. Non ci fornirono il recapito telefonico, dicendoci dal 191: «Strano, ma per questi due operatori non abbiamo il numero telefonico». Ci rechiamo sul posto, perdendo un’altra mattinata di lavoro, e tutti e due i centri raccolta sono risultati inesistenti. Ricomponiamo il 191 e scopriamo che il premiatissimo servizio “Impresa semplice”, “poco smart” non è in grado di fornire nessun numero di telefono dei centri raccolta che a dir loro abbondano in provincia di Milano; motivo? Nel sistema informatico quel dato non c’è; “poco smart” . Cercammo sul sito ufficiale Italiano della Rim, una risposta ai nostri crescenti quesiti, ma non c’era traccia dei centri assistenza di Milano, ma neanche quelli del resto d’Italia. Allora presi da un senso di frustrazione tremendo, richiamammo il 191, facendoci dare l’indirizzo di alcuni centri a Milano, dove a loro dire, avrebbero accettato i nostri telefoni da riparare. Pensammo:«figurati se Milano, non ci fornirà le risposte che cerchiamo per sistemare i nostri smart phone». Partendo dal nome e dall’indirizzo, googlando trovammo i relativi numeri di telefono.  In ordine: Marazzi in Car, viale Cassala 33, Milano, inesistente; Centro Tim, via Carlo D’Adda, Milano, inesistente; Centro Tim di corso di Porta Ticinese, Milano, non raccoglie i Blackberry in garanzia; Centro Tim Piazza Ospedale Maggiore Milano, non raccoglie i Blackberry in garanzia. Via via così per altri centri, fino a quando al Centro Tim di via Mauri, Milano, ci dicono che fino all’anno scorso li ritiravano anche loro, poi smisero per i continui problemi che suscitava il rapporto con la casa madre. Secondo il titolare, della Stetel Srl, sono rimasti solo tre Centri Tim, in tutta Milano a fungere da centro raccolta: quello di piazza Einaudi, quello di piazza Cordusio, e quello di via Fontana. Andando avanti nella nostra ricerca, trasformatasi ormai in una indagine giornalistica scoprimmo che tutti gli apparati della Rim vengono riparati nel laboratorio della Elital di Roma. Li contattammo e gli chiedemmo se potevamo inviarli direttamente a loro. L’impiegata ci spiegò che non era possibile, la loro procedura, non lo contemplava. Bisogna per forza passare da un centro raccolta della Tim. Gli spiegammo, il nostro calvario,  e subito ci diedero il contatto di un centro raccolta Tim, che erogava il servizio di raccolta per conto della Rin. L’azienda era la Tesser di viale Jenner a Milano. Ringraziando la Elital ora ci accingiamo alla spedizione dei nostri apparati, vi terremo informati degli sviluppi. Tutto questo se non avessimo avuto un Blackberry e un abbonamento a Tim, non lo avremmo mai saputo. Grazie Tim, grazie Rim.

Giulio Carnevale