Fermiamo la cementificazione! I cittadini non possono restare indifferenti di fronte a PGT scellerati

Se vi è un momento fondamentale in cui tutti i cittadini sono chiamati ad interessarsi e intervenire, quello è il PGT, il Piano di Governo del Territorio.
Il PGT è uno strumento di governo del territorio in cui vengono prese importanti scelte pianificatorie-urbanistiche.
Queste scelte si giocano la nostra felicità, influiscono fortemente sull’ecologia di un territorio, sulla nostra cultura, sul nostro destino.

Pensate sia importante, e quanto, vivere in un territorio ancora circondato da terreni agricoli o naturali?
Pensate sia importante vivere in un territorio in cui è possibile fare la spesa in un negozio, magari raggiungibile a piedi e non essere costretti ad a andare in un centro commerciale?
Pensate sia importante che i nostri bimbi frequentino una scuola che non sia progettata tra la Paullese e la Mapei e senza un solo albero da ammirare?
Queste scelte sono decisioni politiche prese attraverso un PGT, il vecchio Piano Regolatore per intenderci.
Allora perché tutto questo menefreghismo, questa mancanza totale di senso comune, questa sufficienza verso scelte che riguardano direttamente la vita di tutti noi da parte della cittadinanza?
Il PGT attuale è stato deciso e imposto per l’ennesima volta dall’alto, senza averlo pensato insieme, senza che il cittadino potesse interferire nelle scelte decisionali in fase preliminare, come anche la legge richiederebbe per porre fine alla continua cementificazione del territorio.
E infatti, nonostante la tragedia che viviamo per la lenta distruzione dell’ambiente naturale e delle sue connessioni ecologiche, nonostante l’uomo abbia causato un tasso di estinzione di altre specie così alto da avvicinarsi ai tassi di estinzioni delle grandi catastrofi naturali dell’era paleozoica, in altre parole l’evento più estremo degli ultimi 65 MILIONI di anni, nonostante la Lombardia sia la regione con il più alto tasso di cementificazione d’Europa e con uno dei più alti tassi di inquinamento del mondo, nonostante la tragedia dell’urban sprawl (espansione a macchia d’olio dell’urbanizzato), ancora una volta, gli attuali decisori politici-amministrativi (i precedenti avrebbero fatto sicuramente di peggio, come dimostra il PGT del 2009 da loro ideato o le opere che hanno realizzato) continuano a seguire un governo del territorio totalmente insostenibile e nel menefreghismo generale.
Il PGT prevede infatti 9 ATU (Ambiti di Trasformazione Urbana) che andranno a cementificare circa 150.000 mq di terreno verde, naturale e semi-boschivo, oltre che a prevedere altre strade e stradine, oltre che a voler “riqualificare” altre cascine, oltre a voler costruire nel Parco Agricolo Sud.
E tutto questo con la complicità silenziosa e menefreghista dei cittadini.
Io non mi arrendo, io non mi voglio arrendere, non solo perché mi terrorizza il futuro che mi viene imposto, ma soprattutto perché non voglio essere complice silenzioso di crimini ambientali e sociali che la storia mostrerà (e sta gia mostrando).
Poco tempo fa ho organizzato una riunione cittadina in cui sono intervenuti Paolo Lozza di Legambiente, Renato Aquilani dell’Associazione per il Parco Agricolo Sud, Luciano Monelli del Comitato No Expo, in cui si mostrava chiaramente l’insostenibilità della gestione del territorio che si sta perseguendo a livello lombardo e nello specifico anche a Peschiera Borromeo.
Spero di organizzarne presto un'altra, in cui partecipino attivamente molti più cittadini e li invito anche a lavorare e lottare con l’Associazione locale, Parco Agricolo Sud Bene Comune, per una gestione sostenibile.
VERBA VOLANT, CEMENTIFICAZIONE PERMANEAT IN AETERNUM.
Edoardo Musci, Peschiera Borromeo