Il comitato indignato per le dichiarazioni del sindaco di Segrate

All’amico, pensionato e cittadino Fabietti, va tutta la nostra solidarietà e stima, non perché a noi vicino, ma perché siamo convinti che ogni cittadino abbia il pieno diritto di esprimere il proprio pensiero, di essere parte attiva della vita sociale e decisionale della città in cui vive. Le dichiarazioni del sindaco, chiarificatrici della sua posizione e del suo pensiero, su argomenti a noi cari, come la solidarietà, il rispetto e l’impegno verso i servizi sociali, il volontariato e i pensionati, pur indignandoci, non ci hanno per nulla sorpreso. Un atteggiamento e una posizione, che nel corso della passata legislatura, l’ha portato a scontri durissimi con gli stessi suoi alleati di governo, arrivando prima a togliere l’assessorato ai servizi sociali all’UDC e in seguito anche alla Lega, partiti che crediamo vorranno anch’essi ancora dissociarsi e condannare fortemente questo modo di intendere. Perché proprio questo pensiero ha generato un’assoluta mancanza e lontananza della passata amministrazione, verso tutte quelle associazioni impegnate nel sociale, verso le organizzazioni dei pensionati (SPI), visti più come un problema che una risorsa. È inaccettabile che quest’amministrazione consigli al cittadino di non interessarsi alla sua città, ai suoi problemi, che chieda al pensionato di godersi silenziosamente la pensione, magari seduto comodamente nella poltrona di un ospedale geriatrico, basta che non dia problemi. Noi, a differenza del Sindaco, gli abbiamo dato la massima attenzione e, tra gli obiettivi del nostro programma, prioritario è il coinvolgimento di tutti i cittadini e delle loro associazioni, perché crediamo che l’anziano, il pensionato non sia un problema ma rappresenti anzi una risorsa fondamentale per la società.
Una risorsa, fatta di saggezza, esperienza, disponibilità, una ricchezza di conoscenza, da ascoltare, da cui attingere a piene mani, per costruire il futuro, nostro, dei nostri figli e dell’intera comunità.