Il dramma dell'affido e un papà sandonatese in sciopero della fame

Buon giorno, mi chiamo Marco Di Giacomo, residente in San Donato Milanese (MI), 40 anni, papà di 2 figli naturali e papà affidatario di un piccolo di anni 7. Da ieri 24 giugno 2013 ho cominciato uno sciopero della fame perchè io e la mia famiglia ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni che avrebbero dovuto aiutarci nella gestione di uno dei 30.000 bambini italiani cosiddetti bimbi in affido.

Il piccolo è venuto a vivere con noi a giugno del 2012; fino all'inizio della scuola non ha dato segni particolari di oggettive difficoltà ma - con l'inizio della  scuola - siamo stati quasi quotidianamente contattati dalle insegnanti per i comportamenti disturbati del piccolo e ci siamo fatti più e più volte portavoce di tali disagi con i servizi che seguono la sua storia. Purtroppo il piccolo è stato visto da una psicologa specialista solo a fine maggio del 2013 e, ad oggi, nessuno ci ha dato ancora indicazioni di come comportarci e sopratutto di quale sarà il futuro anno scolastico del piccolo e di noi famiglia. Non ci è stato permesso di visualizzare gli atti che hanno portato all'allontanamento del piccolo e dei suoi 3 fratellini e tutta questa precarietà ha creato a casa nostra una situazione di forte disagio sopratutto per i nostri figli che ovviamente si sono trovati il fratellino “disturbato” senza averlo scelto e con i loro genitori naturali preoccupati per mancanza di risposte. Il cucciolo nelle ultime settimane ha anche minacciato di farsi investire in strada e da quel giorno, potete immaginare, la nostra vita è piuttosto complessa, ed anche queste cose sono state riportate a chi di competenza ma, ahimè, nessuna risposta...
L'ultimo nostro atto è una raccomandata dei primi di giugno in cui chiedevo al Direttore dei servizi Assemi ( http://www.incrocicomuni.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx) e al Sindaco tutore del nostro figlio in affido un incontro urgente che però non  ha avuto ancora risposta. Ne approfitto anche per portare all'attenzione l'assurda legge sull'affido, che prevede, tra le varie cose, affidi di un massimo di 24 mesi mentre invece l'80% degli affidi ha una durata molto più lunga con percentuali molto alte per i cosiddetti “sine-die” (affidi fino alla maggior età ed oltre).

Marco Di Giacomo