La questione del parcheggio nell’area dell’ex Consorzio

L’area sarà anche di proprietà del grande costruttore dei grandi palazzi di lusso, però, sulla pubblica utilità del parcheggio, tutti saranno d’accordo: numerosi cittadini e commercianti ci hanno espresso il loro disappunto per i disagi scoperti un giorno per l’altro e  noi siamo pienamente d’accordo con loro. Dopo le grandiose inaugurazioni e i nutella party, arrivano quindi i primi  disagi: sappiamo che stanno lavorando per noi, e che il lusso delle case nuove  ha un costo, anche in termini di sacrifici temporanei, tuttavia, a nostro parere, il costruttore avrebbe potuto fare - contemporaneamente alla blindatura del parcheggio esistente – un ‘bel gesto’,  ad esempio predisporre qualche alternativa, le aree di sua proprietà non mancano nei dintorni e rimarranno vuote ancora per molto tempo. E se fosse stato proprio necessario ‘chiudere’ due  terzi del parcheggio per necessità tecniche, tipo il transito di centinaia di autocarri carichi di cemento, avrebbe potuto piazzare lo chalet pubblicitario (quello illuminato sempre) qualche metro più indietro, lasciando qualche spazio di manovra ulteriore alle sue betoniere.
Gli agenti immobiliari e pubblicitari  di turno, con la loro spettacolare  campagna di rara bellezza, che arriva a portare come testimonial il grandissimo Alessandro Manzoni e i personaggi dei suoi celeberrimi romanzi, ci dicono : «Abituatevi ad avere di più».
Per adesso, i paullesi si devono abituare ad avere  meno parcheggi, e per parecchio tempo.
Ribadiamo, spendano essi forse qualche lira in meno in pubblicità, lascino in pace i grandi letterati italiani e si attivino nell’offrire (a loro spese!) una piccola parte, dopo averla messa in ordine, delle loro vaste proprietà nel centro del paese, per permettere a chi ne ha necessità di  parcheggiare meglio e in sicurezza. I buoni rapporti nelle comunità, al di la delle grandi opere, a nostro parere passano anche attraverso le piccole cose, che permettono a tutti di vivere quotidianamente la comunità.