Le istituzioni vanno stimolate

Sono arrivato da poco in questa città e non conosco ancora le varie dinamiche che animano lo spirito di gruppo dei suoi abitanti. Mi fa quindi molto piacere sapere che ci sono persone che prendono a cuore le condizioni degli altri (non tutto e' perduto, quindi!) e che hanno comunque ancora voglia di aiutare a prescindere da quello che riceveranno. Ribadisco quindi che il mio intento era (ed è tuttora) dare solo un bel riconoscimento alle persone che hanno fatto qualcosa a riguardo (le nostre famose bidelle della scuola di Bettola, ma potrebbe essere chiunque altro) e rendere noto a tutti che è giusto e sacrosanto che il cittadino segnali in modo costruttivo ciò che non va nell'Amministrazione della sua città, non abbia nessuna paura di esporsi in prima persona per le cose giuste e partecipi a gruppi di persone (ad esempio come quello della Protezione Civile, ma può anche essere l'organizzazione dei giochi dei bambini nell'oratorio o altro ancora) che si ingegnano per migliorare il proprio ambiente e il proprio prossimo. Ritengo non serva a nulla, nè al cittadino nè all'Amministrazione (e qui sono di nuovo d'accordo con Lei) osservare, accettare e poi giustificare delle mancanze oppure, ancora peggio, mettere la testa sotto la sabbia e dire "tanto c'e' qualcun'altro che ci pensa". Quindi, caro sig. Cavenago, sappia che da oggi potrà contare su due nuove braccia per conseguire lo scopo di aiutare gli altri. Mi permetta inoltre di aggiungere che mi è capitato in altre parti di Italia di avere a che fare in prima persona con il volontariato (assistenza sanitaria e cose cosi') e ho scoperto che spesso le persone non sanno come aiutare e, non facendo null'altro oltre a ciò che ritengono essenziale - come lavorare o mangiare o dormire - si spengono magari piano piano, giorno dopo giorno, davanti alla televisione senza sapere nemmeno chi è il vicino di casa. Mi piacerebbe molto, quindi, che tutti i gruppi (come il suo) che regolarmente svolgono azioni che portano beneficio alla popolazione a vario titolo fossero più conosciuti e maggiormente condivisi dalla popolazione, in modo tale che anche altri, come Lei, possano dire “anche io ho aiutato”. I miei migliori auguri di buon 2009 a Lei e a tutti i lettori di 7Giorni.