Ddl Zan bocciato, Brandi: «Vittoria delle Famiglie italiane che respingono l’assalto Lgbt nelle scuole»
«La bocciatura del Ddl Zan è una vittoria per la democrazia, la libertà di opinione e di coscienza e la libertà educativa delle famiglie italiane. Abbiamo sventato il lavaggio del cervello di milioni di bambini nelle scuole italiane da parte degli attivisti Lgbt»

27 ottobre 2021
Roma, 27 ottobre 2021. «La
bocciatura del Ddl Zan è una vittoria per la democrazia, la libertà di
opinione e di coscienza e la libertà educativa delle famiglie italiane.
Abbiamo sventato il lavaggio del cervello di milioni di bambini nelle
scuole italiane da parte degli attivisti Lgbt». Lo dichiara il
presidente di Pro Vita & Famiglia Toni Brandi
commentando l’approvazione (154 favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti)
in Senato della mozione di non passaggio al voto degli articoli del Ddl
Zan presentata dalla Lega e da Fratelli d’Italia, mozione che riporta il
Ddl in Commissione Giustizia e di fatto ne paralizza i lavori sine die.
«Siamo orgogliosi del ruolo centrale svolto dalle campagne di Pro Vita & Famiglia in Italia contro il Ddl Zan, attraverso petizioni, manifestazioni di popolo, un documentario, la presenza mediatica e la voce sempre presente contro ogni censura» aggiunge Jacopo Coghe, vicepresidente della Onlus.
«Tra i senatori – conclude la nota di Pro Vita & Famiglia - ha prevalso il senso del bene comune. Oggi abbiamo vinto tutti perché tutti gli italiani hanno il diritto di esprimere le proprie libertà fondamentali e di pensarla in modo diverso dal solito mainstream pro Lgbt»
«Siamo orgogliosi del ruolo centrale svolto dalle campagne di Pro Vita & Famiglia in Italia contro il Ddl Zan, attraverso petizioni, manifestazioni di popolo, un documentario, la presenza mediatica e la voce sempre presente contro ogni censura» aggiunge Jacopo Coghe, vicepresidente della Onlus.
«Tra i senatori – conclude la nota di Pro Vita & Famiglia - ha prevalso il senso del bene comune. Oggi abbiamo vinto tutti perché tutti gli italiani hanno il diritto di esprimere le proprie libertà fondamentali e di pensarla in modo diverso dal solito mainstream pro Lgbt»
27 ottobre 2021