La Legge anti-Salis contro le occupazioni abusive, accende il dibattito, Foti: «Fratelli d’Italia e il governo Meloni hanno mantenuto la promessa»

Con il ddl sicurezza sarà più semplice e rapido riottenere il possesso di un immobile illegittimamente occupato, tra i due e i sette anni di carcere per chi commette questo reato

Con questa inziativa le forze di polizia aiuteranno i malcapitati a riavere il proprio domicilio dopo che è stato occupato abusivamente.

La norma ribattezzata anti-Salis, contenuta nel decreto sicurezza, accende il dibattito politico. Prevede pene severe per chi occupa illegalmente immobili e introduce nuove misure per la restituzione rapida delle proprietà ai legittimi proprietari.

La legge, approvata di recente alla Camera e inclusa nel decreto sicurezza, ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto per la sua evidente "dedica" alla figura di Silvia Salis, europarlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra. L’articolo 10 del decreto prevede una stretta sulle occupazioni abusive di immobili, introducendo pene più severe e misure per accelerare il processo di restituzione degli immobili ai loro legittimi proprietari. La norma introduce un nuovo reato: "occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui", con pene comprese tra i due e i sette anni di carcere.

Questo intervento normativo mira a contrastare un problema che, secondo i promotori della legge, ha gravato a lungo sui cittadini, i quali spesso si trovano a subire gli effetti negativi delle occupazioni illegali. Tali atti, sottolineano i sostenitori della norma, rappresentano non solo un danno materiale, ma anche morale, in quanto molte famiglie sono costrette a vivere situazioni di estrema difficoltà a causa delle occupazioni illegali. In alcuni casi, si tratta di famiglie in difficoltà economiche, come evidenziato dalla vicenda personale di Silvia Salis, la quale avrebbe occupato degli alloggi popolari, accumulando un arretrato di circa 90mila euro secondo l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera).

Nonostante le giustificazioni di Salis, che ha sostenuto che "non tutto ciò che è giusto è legale", la legge contro le occupazioni abusive porta il suo nome, in un evidente atto di contrapposizione politica. La norma, però, non si limita a colpire singoli individui: è parte di una più ampia strategia per combattere quello che viene descritto come un vero e proprio racket delle occupazioni abusive, che coinvolge organizzazioni politiche extraparlamentari vicine alla sinistra.

Le novità introdotte dalla legge

La legge anti-Salis introduce una serie di misure che puntano a tutelare non solo i proprietari di immobili, ma anche coloro che risultano nelle graduatorie per gli alloggi popolari e che si ritrovano vittime di occupazioni illegali. La stretta riguarda soprattutto gli immobili utilizzati come domicilio, estendendo la protezione anche a situazioni delicate, come nel caso di persone incapaci o anziane che devono temporaneamente abbandonare la propria abitazione per accedere a cure o ricoveri. In queste circostanze, il giudice potrà intervenire d’ufficio per assicurare la restituzione dell’immobile.

Un altro aspetto rilevante riguarda l’uso della forza pubblica. La norma prevede, infatti, che le forze di polizia possano intervenire direttamente nel caso in cui gli occupanti rifiutino di abbandonare l’immobile, anche dopo aver ricevuto l’ordine di lasciare il luogo. Questa misura è vista come un passo decisivo per risolvere situazioni di stallo in cui i proprietari si trovano impotenti di fronte a occupazioni prolungate.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha sottolineato l’importanza della legge come risposta alla promessa del partito di punire severamente chi occupa abusivamente le case degli italiani. «Fratelli d’Italia e il governo Meloni hanno mantenuto la promessa», ha dichiarato Foti, rimarcando la volontà del governo di difendere i diritti di proprietà.

La difesa del diritto di proprietà

La legge non si limita a tutelare le abitazioni, ma estende le sue disposizioni anche alle pertinenze degli immobili, come cantine e magazzini. Un emendamento proposto da Sara Kelany e Augusta Montaruli, deputate di Fratelli d’Italia, ha infatti ottenuto l’approvazione, estendendo la normativa anti-occupazione anche a questi spazi. «Con il ddl sicurezza sarà più semplice e rapido riottenere il possesso di un immobile illegittimamente occupato», hanno affermato le due deputate, spiegando che l’emendamento rafforza ulteriormente la lotta agli occupanti abusivi.

Secondo Kelany e Montaruli, la sinistra continua a sostenere l'occupazione come una battaglia politica, mentre il governo difende il diritto sacrosanto dei cittadini di riavere ciò che è stato loro indebitamente sottratto.

Un dibattito acceso

La legge anti-Salis rappresenta dunque uno dei temi centrali del dibattito politico attuale. Da una parte, il governo Meloni e Fratelli d’Italia rivendicano l’efficacia della misura nel contrastare un fenomeno percepito come intollerabile da gran parte della popolazione. Dall'altra, l’opposizione accusa la maggioranza di criminalizzare situazioni complesse, dove spesso le famiglie in difficoltà non hanno altra scelta che occupare immobili per avere un tetto sopra la testa.

La polemica si inserisce in un contesto di crescente tensione sociale, dove la questione abitativa è diventata un terreno di scontro politico, con il governo determinato a difendere il diritto di proprietà e l'opposizione che, al contrario, chiede una maggiore attenzione alle politiche sociali e alla redistribuzione delle risorse.

Giulio Carnevale