Milano, FdI chiede le dimissioni del sindaco Sala e della Giunta, Truppo: «siamo all'epilogo del caos a cui il csx, ha costretto la città» |Video|
Manifestazione di Fratelli d'italia davanti a Palazzo Marino in seguito all'inchiesta sulla gestione urbanistica

Un momento della manifestazione davanti a Palazzo Marino Foto Mianews
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(MIANEWS) Milano, 10 marzo 2025 - Consiglieri comunali e municipali, deputati e rappresentanti cittadini e regionali di Fratelli d'Italia hanno organizzato un flash mob davanti a Palazzo Marino, poco prima dell'inizio del Consiglio comunale, per chiedere le dimissioni del sindaco Giuseppe Sala e della sua Giunta. La protesta è avvenuta in concomitanza con l'annuncio delle dimissioni dell'assessore comunale alla Casa, Guido Bardelli, coinvolto negli sviluppi dell'inchiesta della Procura sulla gestione urbanistica della città.
Davanti a uno striscione blu con la scritta in giallo "Sala e la sua giunta liberino Milano", il capogruppo comunale di Fratelli d'Italia, Riccardo Truppo, ha dichiarato: «Oggi è un giorno decisivo e triste per i milanesi perché siamo all'epilogo del caos a cui il centrosinistra, la Giunta e il sindaco hanno costretto la città. Oggi siamo qui a chiedere la soluzione a tutti i nodi: le dimissioni di Sala. Questa è la vera soluzione ai problemi di Milano».
Le dimissioni di Bardelli, nominato pochi mesi fa, sono state descritte da Truppo come «dimissioni semplici, trasparenti, di una persona che da competente non ha fatto altro che abbandonare la barca». Ha aggiunto: «Chiediamo che sia anche il sindaco ad abbandonare Palazzo Marino. Le problematiche dell'urbanistica sono solo la punta dell'iceberg. Il sindaco non ha controllato i fenomeni, non li ha previsti, deve andare a casa».
Sulla cosiddetta norma "Salva Milano", Truppo ha affermato che «se il sindaco si dimette è possibile che il 'Salva Milano' avrà un suo cammino. Non si può permettere di avere però il 'Salva Sala' e una maggioranza in Comune che non sa in che direzione portare la città».
Il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, Simone Orlandi, ha sottolineato che «qualunque confronto da questo momento in poi passa dalle dimissioni di Sala. Se c'è un responsabile per il caos urbanistico è il PD con il sindaco. Sono 14 anni che la sinistra governa questa città, con problemi per la sicurezza, le attività produttive, i commercianti e i cittadini tutti».
L'assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, ha ricordato come «non sia la prima volta che Fratelli d'Italia fa questa richiesta sulle dimissioni. Lo abbiamo fatto per la sicurezza, per la viabilità che non esiste più e regna sovrano il caos».
Tra i presenti alla manifestazione, il deputato Marco Osnato, il capogruppo in Regione Christian Garavaglia, i consiglieri comunali Francesco Rocca, Enrico Marcora, Marco Cagnati e Pietro Giorgio Celestino. Anche il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Carlo Maccari, ha partecipato all'evento, affermando: «Non possiamo togliere noi le castagne dal fuoco a Sala. Già il gruppo parlamentare del PD in Senato aveva intenzione di apportare modifiche significative, mentre Alleanza Verdi e Sinistra non era disposto a votarlo in ogni caso».
L'inchiesta della Procura sull'urbanistica ha portato alla luce una situazione critica nella gestione dei cantieri a Milano. Sono circa 150 le nuove costruzioni residenziali incompiute, con decine di pratiche ferme e cantieri bloccati a causa delle indagini in corso. Tra i progetti più importanti coinvolti, la Torre Stresa e le Park Towers di via Crescenzago.
Le accuse della Procura riguardano la presunta trasformazione di piccole ristrutturazioni in nuove costruzioni, spesso torri o grattacieli, autorizzate con una semplice Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) senza il necessario piano attuativo. Questo avrebbe permesso operazioni immobiliari altamente speculative, violando le normative urbanistiche.
Inoltre, un altro filone d'indagine riguarda le convenzioni stipulate per l'apertura di residence universitari e mega hotel in centro città, con presunte violazioni delle procedure e delle normative edilizie.
La situazione ha generato tensioni politiche sia a livello comunale che regionale, con richieste di chiarimenti e interventi da parte delle forze politiche di opposizione. La Giunta comunale si trova ora a dover affrontare una crisi che potrebbe avere ripercussioni significative sulla gestione futura della città.

Un momento della manifestazione davanti a Palazzo Marino Foto Mianews