I giudici del Tar hanno respinto il ricorso del M5S, Sala risulta candidabile

Giuseppe Sala viene attaccato da più fronti. Ci penserà il consiglio comunale a giudicare l'eventuale ineleggibiltà del candidato del Partito Democratico

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

Il candidato è sereno nonostante i diversi attacchi subiti da parte dei suoi rivali politici

Il Tar ha giudicato inammissibile il ricorso del Movimento 5 Stelle che chiedeva l'esclusione di Giuseppe Sala dalla competizione elettorale poichè considera l’ex numero uno di Expo detentore tuttora del ruolo di commissario unico del governo e pertanto non eleggibile. I giudici ritengono che i concetti di incandidabilità ed ineleggibilità siano diversi, infatti l’ineleggibilità verrà valutata al termine delle elezioni, visto che: «il futuro consiglio comunale – ricorda il Tar – come primo atto dovrà esaminare la condizione degli eletti e dichiarare la ineleggibilità di essi e le deliberazioni adottate in materia di eleggibilità che – continua la sentenza – possono essere impugnate da qualsiasi cittadino elettore del comune, o da chiunque altro vi abbia diretto interesse, dinanzi all’autorità giudiziaria ordinaria». Così ad ostacolare il candidato di centrosinistra saranno i Radicali assieme al M5S, i quali sostenevano che Sala non avrebbe potuto essere ammesso alla candidatura, poichè si trovava in una situazione di incompatibilità con la carica governativa in base al testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. I giudici amministrativi però giudicano così la situazione giuridica del politico: «l'incandidabilità implica l’impossibilità di prendere parte, fin dall’inizio, alla competizione elettorale e conduce alla nullità delle elezioni, mentre l'ineleggibilità non invalida l’ammissione della lista e comporta, quale unico effetto, la decadenza del solo candidato, senza ulteriori conseguenze sugli altri esiti del voto». Dunque  dal momento che alla commissione elettorale titolata a esprimersi sull’ammissibilità di liste e candidati non toccava giudicare eventuali casi di ineleggibilità, il ricorso al Tar è stato giudicato inammissibile. Non si sono fatte attendere parole di sostegno al candidato, che vede l'intero partito dalla sua parte e l’assessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran commenta così l'accaduto «La decisione del Tar chiude definitivamente la bufala dell’incandidabilità di Beppe Sala e dimostra come, mentre noi ci siamo dedicati ai quartieri e alla città, gli altri hanno perso tempo alla ricerca di qualche scorciatoia».