Paullo, Massimo Gatti: «Sei candidati sindaco? Chieste le primarie a sinistra, negate. Urbanistica da ripensare. Declino dei servizi sanitari»

Intervista al candidato sindaco con la Lista Cittadini di Paullo: «Opposizione sembra aver lavorato per il trasferimento della caserma dei carabinieri a Tribiano per interessi politici legati ai propri rappresentanti in quella zona»

Massimo Gatti

Massimo Gatti

Uno dei sei candidati sindaco a Paullo è Massimo Gatti, classe 1956, già sindaco della florida cittadina milanese dal 1985 al 2004. Amministrò sia con il vecchio ordinamento che fissava il mandato a quattro anni sia dopo la riforma che portò il mandato a cinque anni. . È stato anche Consigliere provinciale per un mandato e ha ricoperto il ruolo di Presidente della società pubblica Cap Consorzio di Acqua Potabile. Gatti ha concesso un intervista esclusiva a 7giorni che vi proponiamo di seguito.

Come mai ha deciso di candidarsi per la carica di sindaco a Paullo?
La decisione è maturata per un grandissimo attaccamento a Paullo, alla sua gente, alla sua storia, al suo territorio. L'attaccamento verso Paullo è particolare. Vivo in questa realtà e credo sia giunto il momento. Noi crediamo di avere le esperienze e anche le idee rivolte al futuro. Bisognerà avere poi il coinvolgimento di tante energie fresche per stoppare un decadimento che in questi ultimi anni, purtroppo, ha coinvolto le cose che più preziose che Paullo aveva. La nostra lista civica si rivolge a tutte le persone che vogliono bene a Paullo, che ovviamente rispettano la Costituzione. Io mi rivolgo a tutti, anche a tutte le persone che voteranno in modo diverso, per le elezioni europee. Io dico che per Paullo bisogna guardare e partire da Paullo, è un giudizio molto severo.

Qual è la sua opinione riguardo alla situazione della sanità pubblica a Paullo e alla gestione della RSA?
La maggioranza uscente del consiglio comunale di Paullo è stata criticata per la sua inattività e il mancato mantenimento di servizi pubblici vitali, in particolare nel settore della sanità. Sebbene in passato il distretto sanitario pubblico di Paullo fosse un modello di eccellenza, con ambulatori pubblici che offrivano un'ampia gamma di specializzazioni e un elevato numero di ore di servizio, negli ultimi anni si è assistito a un drastico declino. Le promesse di aumentare le ore di servizio sono state disattese, portando a un minimo storico di disponibilità. L'opposizione, nonostante contasse su membri autorevoli anche a livello regionale, non è stata in grado di proporre soluzioni concrete per migliorare la situazione. Nel frattempo, il consiglio comunale nel suo complesso, sia la maggioranza che l'opposizione, non ha agito a sostegno della comunità, trascurando la necessità di rafforzare i servizi pubblici e permettendo l'espansione dei servizi privati nel territorio, i quali devono essere intregrativi non sostitutivi. Un disinteresse totale anche nei confronti di progetti importanti come la casa di Comunità e l'ospedale di Comunità, indicando la mancanza di una visione chiara e di azioni concrete volte a migliorare il sistema sanitario locale. La gestione della RSA in città è giunta al termine dopo 10 anni affidati a una struttura guidata dal dottor Lupi, un esperto con una solida esperienza come primario all'ospedale di Melegnano. Durante il periodo pandemico, la struttura ha ottenuto risultati eccellenti nella protezione degli anziani. Tuttavia, nonostante due procedure di gara andate deserte, la gestione della RSA è ora in sospeso, lasciando in una situazione di precarietà sia l'edificio che gli anziani che vi risiedono. La manutenzione urgente è stata trascurata, nonostante i danni evidenti come guasti nel sottosuolo e infiltrazioni. La mancanza di azione da parte della maggioranza, della Giunta e del Consiglio comunale tutto. mette a rischio non solo il patrimonio immobiliare, ma soprattutto il benessere e la sicurezza degli anziani.

Cosa ne pensa del trasferimento della caserma dei carabinieri da Paullo a Tribiano?

La controversa decisione di trasferire la caserma dei carabinieri da Paullo a Tribiano è un affronto alla storia e alla sicurezza della città. Il trasferimento rappresenta un cambiamento senza precedenti, poiché nessun'altra città italiana ha mai visto la sua caserma spostarsi dal centro al limite estremo del territorio comunale. Questa decisione è stata vista come un segno di disinteresse da parte della maggioranza, che sembra non comprendere l'importanza della presenza delle Forze dell'Ordine nel centro cittadino per contrastare la criminalità e garantire la sicurezza della comunità. Allo stesso tempo, l'opposizione per me ha favorito fini politici personali anziché il benessere di Paullo, poiché sembra aver lavorato per il trasferimento della caserma a Tribiano per interessi politici legati ai propri rappresentanti in quella zona.

Qual è la sua opinione sulla gestione del territorio e dell'urbanistica a Paullo?
La gestione del territorio e dell'urbanistica a Paullo presenta diverse criticità e mancanze, tra cui la mancanza di trasparenza e coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni riguardanti lo sviluppo urbanistico. La disorganizzazione e l'inattività del Consiglio comunale hanno contribuito a uno stato di stallo nella gestione amministrativa del territorio. Ci sono stati errori gravi nella gestione delle risorse naturali e una scarsa comunicazione con la comunità. È necessario un maggiore dialogo e trasparenza da parte dell'amministrazione comunale per coinvolgere la Comunità nelle decisioni che riguardano il futuro di Paullo. Inoltre, l'investimento eccessivo in opere estetiche anziché in interventi utili per la comunità è stato deleterio, così come la riduzione dei posti auto nel centro città, che penalizza anziani e persone fragili. Non sono stati utilizzati correttamente i fondi europei ed è assolutamente fuori luogo  la proposta di realizzare un centro culturale di grandi dimensioni. Non ci sarebbero le risorse per gestirlo. Ci vuole una gestione responsabile dei fondi pubblici e bisogna perseguire un approccio pragmatico senza cadere in promesse irrealistiche. È necessario rivedere le priorità di sviluppo urbano a Paullo, con particolare attenzione alla riqualificazione della zona nord del paese. Bisogna portare avanti progetti significativi come la costruzione di una scuola superiore, tenendo conto delle implicazioni future e coinvolgendo tutte le parti interessate per garantire un futuro sostenibile per la città. Trovo che ci sia la mancanza di una visione strategica nell'assegnazione dei finanziamenti pubblici a Paullo. Sbagliato l'approccio miope nell'ottenere fondi per progetti non necessari, come la costruzione di una terza scuola materna, mentre risorse e attenzione dovrebbero essere indirizzate verso settori più prioritari, come il potenziamento delle strutture per gli anziani o degli impianti sportivi. Gli amministratori locali devono fare uno sforzo e comprendere appieno le esigenze della comunità, anziché limitarsi a seguire le opportunità di finanziamento senza una visione chiara del benessere collettivo.

Cosa ne pensa della presenza di così tanti candidati sindaci a Paullo?
Avere così tanti candidati sindaci a Paullo è un fenomeno interessante, che dimostra l'importanza del pluralismo e della partecipazione civica nella nostra comunità. Tuttavia, la presenza di numerosi candidati solleva anche alcune questioni sulla selezione e la rappresentatività dei candidati stessi. Personalmente, ritengo che la democrazia debba essere più di uno slogan e che sia fondamentale coinvolgere attivamente la popolazione nella selezione dei propri rappresentanti. L'opportunità di elezioni primarie, pur non essendo perfetta, avrebbe potuto offrire uno strumento di selezione più trasparente e inclusivo. La mancata adozione di questa pratica da parte dei partiti politici è un segno preoccupante di chiusura e scarsa democrazia interna. Io le ho chieste a sinistra, ma il Partito Democratico e Broglia hanno rifiutato. Spero che, nonostante il numero elevato di candidati, si riesca a individuare una figura in grado di rappresentare adeguatamente le esigenze della città, mantenendo un equilibrio tra pluralismo e coerenza rappresentativa.

Giulio Carnevale