Peschiera, blitz osceno al consultorio, le forze politiche unite nel condannare l’intimidazione contro il Centro per la Famiglia
Parisotto: « Chi pensa che un consultorio serva solo per interrompere la gravidanza non tiene abbastanza alla salute delle donne»; Malinverno: «Questa azione rende un pessimo servizio alla festa dell’8 marzo»; Bianchi: «Solidarietà a tutte le operatrici e operatori che svolgono in maniera professionale ogni giorno il loro lavoro»; Lauretta: « Un attacco fine a se stesso di dubbio gusto»

Uno dei cartelli meno osceni appesi fuori dal Consultorio
08 marzo 2022
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Antonella Parisotto: «Come Gruppo consiliare di Peschiera
Riparte difendiamo la scelta di dotare Peschiera Borromeo di un servizio
assente da anni che Regione Lombardia tramite Ats e la sua politica di depotenziare
I servizi territoriali sanitari, non ha riportato nei locali di via Matteotti. Il
consultorio cittadino con Ceaf ha
erogato più di 4000 prestazioni a prezzo di ticket fin dal primo anno, quello
della pandemia, e a differenza dei consultori pubblici, non ha mai smesso
l'attività. Con il consultorio accreditato presente è garantito il diritto alla
salute fisica e mentale, anche per la professionalità degli operatori che
erogano un servizio di qualità. Il diritto all'interruzione di gravidanza è garantito dalla legge.
Così come la procreazione consapevole. Chi pensa che la misura di valutazione
di un consultorio sia esclusivamente la ricetta per interrompere la gravidanza
non tiene abbastanza alla salute delle donne. Invece di prendersela con il
consultorio di Peschiera vadano a verificare se negli ospedali della zona sia
facile abortire o l'obiezione di coscienza lo impedisca, chiedano alla Giunta
regionale di chiarire chi gestirà i consultori nelle case di comunità. È l'attuale maggioranza che può difendere la
scelta fatta e il servizio presente o fare altre scelte rispetto al consultorio
cittadino. Speriamo vivamente che chi vuole difendere un servizio di qualità
faccia sentire la sua voce forte che sovrasti quella di chi lo contesta»
Marco Maliverno già candidato sindaco (Gruppo misto): «Gli
autori di questi manifesti hanno scritto volgarità senza senso, contro la
dignità delle donne e dimenticando che l’aborto non può essere considerato un
metodo anticontraccettivo ma una opzione dolorosa. Questa azione rende un
pessimo servizio alla festa dell’8 marzo e alla giusta e legittima
rivendicazione di avere un consultorio che svolga servizi ai sensi della legge
194».
Claudia Bianchi (Capogruppo Partito Democratico): « Leggo
ora quanto è accaduto stanotte vicino al Consultorio. Lo ritengo un fatto grave
che nulla ha a che fare con il rivendicare il diritto di avere un consultorio
laico nel proprio territorio. Si possono avere opinioni diverse ma queste
devono sempre essere manifestate alla luce del sole e con le giuste modalità
nel pieno rispetto delle opinioni e del lavoro altrui. Esprimo
quindi la mia solidarietà e quella del circolo Pd di Peschiera Borromeo a tutte
le operatrici e operatori che svolgono in maniera professionale ogni giorno il
loro lavoro presso il Consultorio di via 2 giugno».
Davide Lauretta (Capogruppo Fratelli d’Italia): «Noi siamo
sostenitori della libertà di pensiero e di opinione fin quando non lede la
libertà altrui. Questo gesto è scorretto perché non si dichiara un proprio
pensiero ma si attacca una struttura che ha sempre lavorato nel rispetto
delle regole. Un attacco fine a se stesso di dubbio gusto»
08 marzo 2022