Pantigliate, l’opposizione fa valere i numeri e taccia di immobilismo l’amministrazione Veneziano

«Il nuovo bilancio 2017 è caratterizzato da precarietà e il pareggio è stato raggiunto grazie ad entrate di fortuna» commento del Consigliere comunale Lidia Rozzoni

Lidia Rozzoni e Fabio Pricca

Lidia Rozzoni e Fabio Pricca Consiglieri comunali di Pantigliate al Centro

Immobilismo e precarietà per una giunta che si propone come simbolo di cambiamento

Giovedì 30 marzo la maggiorzanza ha approvato il Bilancio Preventivo, la lista  Pantigliate al Centro,  non ci sta e critica le scelte fatte dalla maggioranza per far quadrare i conti. Secondo i calcoli resi noti dalla lista comunale, fanno sapere dall'opposizione, il bilancio preventivo è stato ottenuto grazie, soprattutto, all’ultima tranche (105.000€) dei finanziamenti provenienti dalla Città Metropolitana per Villa Mora. Sono stati rilevati anche tagli nei servizi all’istruzione e ai più anziani «In particolare sono stati azzerati – annuncia l’ex sindaco Lidia Rozzoni – l’acquisto librario per la biblioteca e le spese per l’assistenza scolastica pre e post-scuola. Sono stati ridotti a nulla anche gli investimenti per le barriere architettoniche e per la manutenzione di strade  e marciapiedi, senza più prevedere spese d’intervento per la riduzione di CO2 e diminuendo finanziamenti per l’impatto ambientale». La minoranza incalza: «Da quanto si evince dal Documento Unico di Programmazione della maggioranza, grande attenzione e scrupolo dovrebbe essere data alle fasce più sensibili, ma il nuovo bilancio ha rivelato riduzioni del 20% per le attività degli anziani e qualcosa in più per interventi in favore dell’infanzia».
«Riscontriamo una forte incongruenza – conclude il consigliere Rozzoni - tra ciò che è stato declamato in campagna elettorale e quello che è stato realizzato finora. L’amministrazione è immobile e bloccata, a farne le spese sono i cittadini. Dall’anno scorso abbiamo verificato, poi, un aumento delle tariffe per la mensa scolastica, per le associazioni sportive e un’impennata stupefacente delle multe per contravvenzioni in modo da rimpinguare le casse comunali. Questa amministrazione si presentava dunque come il nuovo volto dinamico della politica in paese, ma in realtà è stato fatto poco di quello che era stato previsto all’inizio del mandato».
Federico Capella