Aria di trasferimento per la Servizi Italia

Ma i rapporti tra le società sono destinati a rompersi. «La ex Ilat ha lasciato alla Servizi Italia S.p.A – dichiara la sindacalista che si sta occupando di questo caso – un pacchetto pieno di debiti». La Servizi Italia attualmente sta occupando in affitto capannoni Akno. Affitto prorogato. «Si tratta di una vicenda sfociata nel legale – vuole chiarire la Zangara –. Nel frattempo l’azienda leader, che ha risanato tutti i debiti,  ha aperto e ristrutturato il proprio sito di Genova». E ferve il lavoro dei sindacalisti che si sono rivolti anche al primo cittadino di Settala, Enrico Sozzi. Inoltre la proroga dell’affitto permette, almeno per il momento, sia ai sindacati, sia ai lavoratori, di prendere fiato e vagliare le soluzioni migliori in uno scenario ancora aperto. Ma che cosa ne sarà di chi lavora alla Servizi Italia S.pA e nella cooperativa correlata? Va da sé che, laddove la sede di Caleppio dovesse chiudere, la parte di cooperativa nata in seno all’azienda, quando c’era la necessità di potenziare la manodopera, non avrà più ragione di essere. Ma è bene distinguere le due realtà: una cosa è la Servizi Italia S.p.A e un’altra la cooperativa. E le misure che si possono adottare per la tutela del personale sono ben diverse. Per quel che concerne l’azienda leader,  gli sforzi sono tesi a garantire una ricollocazione a 360 gradi dei lavoratori, non solo nelle sedi produttive della Servizi Italia S.p.A., ma anche, per esempio, all’interno delle strutture ospedaliere. Inoltre, ci sono la volontà e il tentativo di rispondere alle esigenze del proprio personale. «Ci sono alcuni lavoratori – dice Laura Zangara – che hanno fatto richiesta di essere destinati nelle sedi prossime alle loro città d’origine». Inoltre, i sindacati si stanno muovendo perché i lavoratori possano usufruire per due anni della cassa integrazione straordinaria.