15 tonnellate di rifiuti elettronici recuperati grazie alle Eco-Isole di Ecolight

Il direttore generale dell’azienda: «Occorre aumentare la sensibilità ambientale per una tipologia di rifiuti che ha elevate percentuali di recupero»

Grazie al lavoro di Ecolight, nel 2020 sono state raccolte quasi 15 tonnellate di rifiuti RAEE, ovvero rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Oggetti come tablet, telefoni, frullatori o phon non più funzionanti sono stati recuperati attraverso 33 Eco-Isole posizionate nei pressi di aree ad elevata frequentazione e centri commerciali. Nonostante l’emergenza sanitaria, che ha diminuito la possibilità di spostamenti, l’attenzione alla sostenibilità è rimasta alta: il progetto ha successo perché «c’è la possibilità di avere un punto di conferimento alternativo all’eco-centro comunale per i piccoli elettrodomestici», oltre a quello del servizio alla Distribuzione (dal 2016, i grandi punti vendita sono obbligati dalla legge a raccogliere gratuitamente cellulari, piccoli utensili elettronici e lampadine). Le Eco-Isole, che per ora si trovano nelle città principali di Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio e Marche, sono accessibili con l’utilizzo della carta regionale dei servizi, per poter tracciare i rifiuti accumulati. Queste Isole, sono costituite da un «cassonetto intelligente interamente automatizzato che permette il conferimento, attraverso due bocche distinte» sia di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (rifiuti identificati nel raggruppamento R4 dei RAEE), sia di lampadine a risparmio energetico e di sorgenti luminose fluorescenti (raggruppamento R5). Il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio, ha spiegato: «Per aumentare la raccolta dei rifiuti elettronici e quantomeno avvicinarci agli obiettivi europei, la strada da fare è ancora lunga: occorre aumentare la sensibilità ambientale per una tipologia di rifiuti che ha elevate percentuali di recupero. Infatti i piccoli elettrodomestici, che sono anche quelli più difficili da intercettare, sono riciclabili per oltre il 90% del loro peso».