25 aprile: una data-simbolo, da non dimenticare

Sarebbe un errore se dovessimo solo pensare a quello che è successo, perché non bisogna parlare solo del passato, ma occorre che le giovani generazioni raccolgano il testimone e si battano contro gli attuali nemici della democrazia: l’autoritarismo e l’integralismo. I nostri padri hanno realizzato il sogno dell’Italia unita, hanno sconfitto il nazifascismo e gettato le basi dell’Europa unita, fino al superamento della lunga stagione della guerra fredda, con l’abbattimento del muro di Berlino. I giovani d’oggi sono chiamati a contrastare i nuovi autoritarismi e integralismi, che rappresentano la negazione dei principi e dei valori che ispirarono la lotta per la Liberazione. Voglio rimarcare che il 25 aprile non è solo una data ma è un simbolo, che ha un valore popolare e nazionale, di libertà e di pace. Il giorno della Liberazione è un alto simbolo di libertà, e così deve essere vissuto da tutto il popolo italiano. Quando, alcuni anni fa, autorevoli esponenti della sinistra, tra questi Violante, invitavano a capire anche le ragioni dei ragazzi di Salò, hanno indicato la strada giusta. Capire quelle ragioni, oggi, non può e non deve in qualche modo ledere l’orgoglio di chi combatté per la libertà contro la tirannia. Non c’è revisione storica che possa cambiare la gratitudine che dobbiamo a quei combattenti, a quegli uomini e donne, che posero le basi per la libertà delle generazioni successive e per il ritorno dell’Italia nel consesso delle democrazie. L’anniversario della Liberazione è dunque principalmente l’occasione per riflettere sul passato, sul presente e sull’avvenire del Paese. Ogni Sindaco, di ogni colorazione, per le ragioni di cui sopra, deve fare in modo che al 25 Aprile sia data la massima evidenza possibile, perché la nostra democrazia si fonda sul sacrificio, l’impegno, la capacità di chi, ieri, si è messo in gioco perché, oggi, noi e i nostri figli possiamo vivere in una Nazione democratica. I valori, che ci hanno trasmesso i partigiani combattenti per la libertà e fondatori della Repubblica Italiana, sono valori che non devono essere dimenticati.

“Fra poco sarà il 25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita”
Enzo Biagi