App e giochi per smartphone: un mercato che non conosce crisi

Il mercato degli smartphone non conosce battute d'arresto, anche se l'anno pandemico a causa di una serie di problemi di approvvigionamento ha causato qualche rallentamento. A rendere uno smartphone quello che noi tutti conosciamo però, oltre al comparto hardware troviamo il software, ovvero le applicazioni. Ogni utente ne ha installate mediamente 80, ma ne utilizza circa il 25%, e tra queste troviamo i giochi per smartphone, che rendono i device delle vere e proprie console portatili.

Applicazioni per smartphone: quante sono?

I due maggiori store dove scaricare applicazioni sono Google Play e App Store. Parliamo di due mercati virtuali in grado di offrire app di ogni tipo. Grazie alle applicazioni è possibile fare moltissime cose, dalla semplice prenotazione di un volo aereo o una vacanza, a quella di una cena, dallo sviluppo di documenti Office, fino alla semplice possibilità di intrattenersi sotto il profilo ludico.

 Ad ogni modo, sommando l'offerta dei due principali store, ad oggi esistono più di 3 milioni di applicazioni di varia natura. Tra queste troviamo i giochi, disponibili in quasi mezzo milione di varianti. Una fetta della torta oggettivamente corposa, in grado di soddisfare i bisogni di diverse tipologie di giocatori, da quelli che amano i rompicapo, agli appassionati di royal battle, fino agli sportivi virtuali con i bellissimi eSport.

Giochi per Android e iOS: un settore che non conosce crisi

L'anno pandemico sicuramente per il settore dei giochi per Android e iOS ha rappresentato la consacrazione, ma il trend era ben chiaro già da diversi anni. Sui due principali store ci sono giochi che hanno generato entrate che farebbero gola a qualsiasi azienda al mondo. Basti pensare che un titolo come PUBG Mobile ha realizzato entrate per 621 milioni di dollari solamente nel secondo trimestre del 2020.

Ma cosa ci aspetta nel futuro? Le previsioni vedono un aumento dei download, che molto probabilmente proseguirà fino al 2024, e forse anche oltre. Questo però non significherà che il mercato crescerà in maniera parallela, perché a causa di un potere d'acquisto contratto dei consumatori, la spesa in giochi non dovrebbe aumentare.