Gaming e criptovalute, cosa sapere

Correva l’anno 1998 quando il signor Wei Dai inviò alla propria mailing list un messaggio in cui illustrava la sua nuova idea: la criptovaluta. Da quella intuizione sono passati ben 24 anni e solo di recente è diventata di moda. Sempre più persone, infatti, si sono avvicinate al mondo delle monete digitali, facendole diventare un vero e proprio fenomeno di tendenza, in costante crescita. Sono molti gli store online ad accettare questo metodo di pagamento virtuale. Attualmente il valore dei Bitcoin, la moneta virtuale di maggior rilievo, si aggira intorno a 34.000€. Un’ascesa sicuramente prepotente e prorompente, tanto da convincere alcuni governi a riconoscere il valore di scambio della moneta virtuale ed investitori di ogni età a scommetterci sopra, anche senza sapere esattamente cosa sia. Addirittura, la Repubblica centroamericana di El Salvador ha deciso, nel 2021, di adottare il Bitcoin come moneta ufficiale.

Nel corso degli anni la moneta digitale si è espansa a macchia d’olio, arrivando a rappresentare già nel 2013 il 21% delle operazioni cambio con valuta cinese. E, addirittura, a diventare fonte di imprenditoria per molti giovani che hanno sfruttato l’onda lunga del successo per crearsi un lavoro, in un momento in cui di occupazione ce n’era veramente poca. Un mestiere molto remunerativo, ma allo stesso tempo dispendioso, è quello di “minare” i bitcoin, cioè di crearne di nuovi. Bastano dei pc, una connessione stabile ed il gioco è fatto.

La nuova frontiera è stata toccata in questi ultimi anni, quando le criptovalute sono entrate a fare parte del mondo del gaming. Un incentivo, da parte di poche società, a prendere il joystick ed iniziare a giocare, con la prospettiva di poter arrivare ad avere qualche entrata virtuale. Guadagnare, spendere, perdere e prestare soldi, in una realtà parallela, come se fosse il mondo reale. Questa è la nuova concezione del gaming. Un mondo vero, ma di cui potremmo far parte soltanto dietro uno schermo. Così realistico che si può partecipare anche ad eventi pubblici, come ad esempio il concerto di Travis Scott organizzato da Epic Games su Fortnite, nel 2020. Una soluzione che si rivelò originale ed efficace per presentare al mondo intero una novità assoluta in campo tecnologico.

Un’idea che, per certi versi, è venuta naturalmente. Quasi a completamento di un progetto che sembra nato proprio per scappare dalla realtà. E, quindi, perché non dare ad un gamer la possibilità di estraniarsi completamente, in un mondo dove tutto funziona come la realtà, tranne per il fatto che si può scegliere chi essere? E perché non dargli anche una moneta di scambio che, eventualmente, può convertire attraverso altre piattaforme in moneta reale? Sono ormai anni che tra shop interni e premi i videogame e i giochi virtuali prevedono operazioni in denaro. Anche solo il funzionamento delle linee di pagamento delle slot machine, che oggi sono diffuse molto in via digitale, spinge l’utente a interrogarsi su come e quanto spendere per l’intrattenimento o per vincere qualcosa. I giochi totalmente gratuiti, comunque, non sono ancora scomparsi del tutto.

Oggi viviamo in una continua evoluzione digitale e un giorno tutto questo potrebbe apparire come la pura normalità e non più come qualcosa di straordinario. Siamo arrivati al punto che milioni di persone sognano il tentativo di creare un universo alternativo dove possono immergersi e creare una nuova versione di se stesse. Conoscere altri utenti, sparsi in ogni angolo del globo, e vivere una vita nuova. Magari migliore.