Il Veneto è la prima Regione a dare il via libera all’apertura dei servizi per l’infanzia per la fascia di età da 0 a 3 anni

Zaia: «Chiedevamo che le linee guida fossero recepite in un DPCM o almeno venisse effettuato un passaggio in Comitato Tecnico Scientifico Sono invece passati 10 giorni. Al momento ancora non abbiamo notizie da Roma ma non potevamo più attendere oltre»

Luca Zaia

Luca Zaia Presidente di Regione Veneto

Cosa fare per gli asili nido?

I genitori che lavorano hanno bisogno di soluzioni. Mentre in Lombardia c’è ancora molta incertezza e dal Governo non arriva nessuna indicazione, vediamo come i nostri vicini del Veneto hanno deciso di riaprire il settore da lunedì 8 giugno grazie all’ Ordinanza regionale, Servizi per l’infanzia del 4 giugno 2020.

«Abbiamo deciso di firmarla oggi – rimarca il presidente Luca Zaia – perché, se vogliamo che si riparta lunedì, dovevamo dare alle strutture almeno un paio di giorni per organizzarsi. Non è assolutamente una prova muscolare, ma c’è il rammarico che da Roma non sia arrivata una risposta che abbiamo atteso fino all’ultimo. Spero che adesso arrivi almeno la validazione dal Comitato Tecnico Scientifico, che ci consentirebbe una tranquillità ancor maggiore».

Le linee guida prevedono che ci sia 1 educatore ogni 5 bambini.  La composizione dei gruppi di bambini dovrà essere il più possibile stabile nel tempo, mantenendo lo stesso personale a contatto con lo stesso gruppo di minori. Le attività si svolgeranno prevalentemente all’aperto, mentre i banchi e le postazioni di gioco si troveranno a una distanza tra 1,5 e 2 metri. Possono ripartire anche le attività di mensa. Educatori, genitori e fornitori, ma non i bambini, dovranno indossare la mascherina e ogni giorno verrà rilevata sia al genitore, sia al bambino, la temperatura corporea. Le altre misure previste riguardano la frequente igiene  delle mani, degli ambienti, delle superfici e l’aerazione dei locali.