Qualità dell’aria: dati tutt’altro che incoraggianti per la provincia di Milano

La salubrità dell’aria è, come noto, un fattore in grado di influire in maniera importante sul benessere di chi vive determinati territori.

Le polveri sottili e la loro pericolosità

Il più grosso nemico, da questo punto di vista, corrisponde alle cosiddette polveri sottili, ovvero delle micro particelle che possono essere prodotte in molti modi diversi (dal gas di scarico dei veicoli, ad esempio, ma anche dal riscaldamento domestico, dalle emissioni delle industrie e altro ancora) e che possono purtroppo essere molto pericolose per la salute.

La pericolosità di queste micro particelle, peraltro ampiamente dimostrata dalla scienza, è correlata al fatto che esse, per via delle loro dimensioni davvero minuscole, possono essere inalate facilmente, e in questo modo possono causare dei danni alla salute che in alcuni casi si rivelano deleteri.

I danni causati dall’esposizione alle polveri sottili, peraltro, non sono immediati, ma possono manifestarsi anche dopo tantissimo tempo, ecco perché questo nemico è, oltre che pericoloso, anche piuttosto subdolo.

La grande pericolosità delle polveri sottili è confermata anche dal fatto che la presenza di tali micro particelle nei contesti produttivi dev’essere adeguatamente contrastata per scongiurare rischi di salute per i lavoratori e per qualsiasi altra persona si trovi all’interno di tali locali: per tale scopo devono essere utilizzati strumenti specifici quali quelli proposti da Delfinvacuums, su tutti il classico aspirapolvere industriale.

Statistiche di Legambiente: la provincia di Milano è all’ultimo posto

Nelle varie zone d’Italia si registrano delle differenze piuttosto consistenti per quel che riguarda la salubrità dell’aria, e la situazione relativa alla provincia di Milano, purtroppo, è tutt’altro che positiva.

È cosa nota il fatto che il capoluogo lombardo sia una metropoli ricca di traffico e non certo impeccabile dal punto di vista ambientale, tuttavia una conferma autorevole, e anche decisamente netta, è recentemente giunta da un report curato da Legambiente.

Visionando le statistiche pubblicate dalla nota associazione ambientalista italiana si può notare come la provincia di Milano sia, assieme all’ultimo posto della classifica nazionale.

Il voto che Legambiente ha assegnato a Milano è infatti uno “zero”, che non ammette repliche: secondo Legambiente, infatti, Milano non è mai riuscita a rispettare neppure uno dei parametri di salubrità dell’aria, superando le soglie fissate da OMS, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

A “far compagnia” a Milano all’ultimo posto della graduatoria nazionale ci sono, oltre alla vicina Como, anche Torino, Roma e Palermo, segno evidente del fatto che quello della salubrità dell’aria è un problema che tende ad essere particolarmente delicato nelle grandi città.

Rovesciando la classifica e scoprendo così le province rivelatesi maggiormente virtuose da questo punto di vista, al primo posto figura Sassari, cui Legambiente ha assegnato un 9 sulla base di quanto rilevato negli ultimi anni, secondo posto per Macerata, con 8, mentre al terzo posto vi sono diverse province col voto 7, ovvero Campobasso, Catanzaro, Nuoro, Verbania, Grosseto e Viterbo.

Il report completo di Legambiente, liberamente fruibile online, è consultabile a questo link.

Milano città “green”: l’obiettivo è ancora lontano

La situazione relativa alla salubrità dell’aria in provincia di Milano, dunque, non può dirsi affatto positiva: sebbene negli ultimi anni ci siano stati sicuramente degli sforzi per ridurre le emissioni inquinanti, soprattutto per quel che riguarda il traffico veicolare, e in generale per rendere la città più green, risulta evidente il fatto che ci sia ancora molta strada da fare per raggiungere dei risultati apprezzabili.