San Giuliano Milanese, affollata assemblea alle case comunali di via Repubblica, trascinate nel crack Genia, costituito un Comitato

Gli inquilini lamentano il fatto che manchi un interlocutore credibile che affronti i vari problemi gestionali, come l’abbandono degli stabili. Il sindaco ha smentito la notizia circolata che paventava la possibile vendita all’asta degli immobili.

L'assembela di giovedì 16 giugno presso le Case comunali

L'assembela di giovedì 16 giugno presso le Case comunali

Si è svolta ieri sera, 16 giugno, nel salone a piano terra del civico 15/A di via Repubblica a San Giuliano Milanese una affollata assemblea degli inquilini che abitano nelle case comunali nei civici 15 e 17. Obiettivo dell’incontro dipanare e chiarire la situazione intricata venutasi a creare in seguito al crack di Genia, che ha trascinato nella vicenda fallimentare anche il patrimonio pubblico costituito dalle case, le scuole, gli impianti sportivi, il cinema/teatro Ariston. Hanno partecipato anche il sindaco di San Giuliano Milanese Marco Segala e l’assessore alla partita Jessica Nobili. Nella vicenda sono coinvolte circa 200 famiglie, costituitesi in un Comitato nato per rappresentare presso le istanze superiori (Comune e Tribunale di Lodi) gli interessi di chi rischia di restare travolto dalla vicenda giudiziaria. Le famiglie interessate seguono con preoccupazione le vicende di Genia. Gli inquilini lamentano il fatto che manchi un interlocutore credibile che affronti i vari problemi gestionali, come l’abbandono degli stabili, il mancato aggiornamento dei canoni e la non esecuzione di lavori urgenti come la rimozione delle lastre di amianto. Il sindaco ha smentito la notizia circolata che paventava la possibile vendita all’asta degli immobili e poi ha spiegato la situazione. Sulla vicenda fallimentare pende il ricorso del Comune alla Corte di Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha riammesso un creditore e che perciò ha fatto saltare il concordato approvato dal Tribunale di Lodi. Inoltre pendono altri tre procedimenti giudiziari, una ragnatela difficile da districare. Valter Serafin uno dei promotori del Comitato ha valutato positivamente l’esito dell’incontro, durante il quale «sono emersi tanti problemi a cui cercheremo unitariamente di dare una risposta positiva». Dal momento che l'udienza del ricorso non è stata ancora fissata, promette che «saremo vigili e attenti per poter intervenire quando ciò accadrà facendo sentire la nostra voce, dando voce a chi non ha voce», riferendosi agli inquilini che finora sono rimasti all’oscuro di tutto. L’assemblea viene riconvocata la prossima settimana per la formalizzazione del Comitato e «per cominciare ad affrontare i problemi rimasti insoluti, in particolare l’amianto, le perdite acqua, la mancanza di manutenzione che – conclude Serafin - a causa del protrarsi del recupero del patrimonio comunale confluito in Genia ha lasciato di fatto gli inquilini nella “impossibilità di ricevere interventi necessari per il mantenimento dignitoso degli stabili».