Sostenibilità digitale: Milano al centro di una sfida globale
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L’impatto invisibile del digitale
Molti associano la tecnologia alla leggerezza, a qualcosa di immateriale. Ma ogni clic su uno smartphone, ogni mail inviata, ogni film in streaming ha un prezzo nascosto. Le infrastrutture digitali – data center, reti di telecomunicazione, server e dispositivi – consumano enormi quantità di energia. Secondo il report del Global e-Sustainability Initiative, il settore ICT (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) contribuisce al 4% delle emissioni globali di CO?, una cifra che cresce con la domanda di servizi digitali.
Milano, con il suo ecosistema di startup tecnologiche, smart working e innovazioni nel campo della mobilità intelligente, è al centro di questa rivoluzione. Ma è anche una città che deve confrontarsi con il crescente utilizzo di risorse per alimentare la sua infrastruttura digitale. Ad esempio, i data center che supportano le aziende tech milanesi consumano quantità significative di elettricità, spesso non proveniente da fonti rinnovabili.
Chi è responsabile della sostenibilità digitale?
La sostenibilità digitale è una sfida collettiva che richiede il contributo di tutte le parti interessate. Ma chi deve fare il primo passo?
Lo Stato: regole e incentivi per il cambiamento
Le istituzioni hanno il compito di creare un quadro normativo chiaro e ambizioso per guidare la transizione digitale sostenibile. A livello locale, Milano può essere un laboratorio di innovazione, adottando politiche che promuovano l’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili nei data center e nelle infrastrutture tecnologiche.
Ad esempio, il Comune potrebbe:
- Offrire incentivi fiscali per le aziende che investono in tecnologie sostenibili.
- Sostenere progetti di economia circolare nel settore digitale, come il riciclo di dispositivi elettronici.
- Investire in campagne educative per sensibilizzare i cittadini sull’impatto ambientale del digitale.
A livello nazionale, il Governo deve garantire che i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) siano utilizzati per sostenere lo sviluppo di tecnologie verdi, includendo requisiti ambientali stringenti per i progetti finanziati.
Le aziende: innovazione con responsabilità
Le aziende sono tra i principali protagonisti del cambiamento. Le multinazionali tecnologiche e le imprese locali, comprese quelle milanesi, dovrebbero considerare la sostenibilità digitale come un vantaggio competitivo, e non come un costo.
Ad esempio, molte aziende possono adottare strategie come:
- Utilizzare data center alimentati da energie rinnovabili o costruiti con tecnologie ad alta efficienza energetica.
- Ridurre le emissioni associate alla produzione e al trasporto dei dispositivi elettronici.
- Creare piattaforme che promuovano la consapevolezza tra i consumatori, fornendo strumenti per monitorare l’impatto ambientale delle proprie attività digitali.
Nel contesto milanese, alcune startup stanno già esplorando soluzioni innovative per il risparmio energetico e l’uso responsabile delle risorse digitali, dimostrando che sostenibilità e profitto possono andare di pari passo.
I consumatori: scelte consapevoli per un impatto collettivo
Anche i cittadini hanno un ruolo chiave. A Milano, una città sempre più connessa e smart, i consumatori possono fare la differenza adottando comportamenti più responsabili. Ecco alcune azioni concrete:
- Ridurre il consumo digitale superfluo: ad esempio, cancellando file inutili dai cloud e limitando l’uso di piattaforme ad alto consumo energetico come lo streaming in HD.
- Prolungare la vita dei dispositivi elettronici: riparare anziché sostituire è una scelta che riduce l’impatto ambientale.
- Optare per servizi digitali sostenibili: preferire aziende tecnologiche che utilizzano fonti di energia rinnovabile o che adottano pratiche responsabili.
L’effetto della sostenibilità digitale sul futuro di Milano
Se affrontata con serietà, la sostenibilità digitale potrebbe diventare una risorsa per Milano, posizionando la città come leader nel panorama internazionale. Immaginiamo un futuro in cui ogni azienda tecnologica abbia una certificazione green, ogni data center sia alimentato da energia rinnovabile e ogni cittadino sia consapevole del proprio impatto digitale.
Tuttavia, ignorare questa sfida rischia di portare a costi sociali ed economici altissimi: dal peggioramento della crisi climatica all’aumento delle disuguaglianze digitali, con alcune fasce della popolazione che rimarrebbero escluse dalle opportunità della rivoluzione tecnologica.
Un impegno collettivo per un digitale sostenibile
La sostenibilità digitale non è un obiettivo da rimandare, ma una priorità urgente. Milano, con la sua vocazione all’innovazione, può guidare questo cambiamento, diventando un modello di come tecnologia e sostenibilità possano coesistere. Ma ciò richiede un impegno collettivo: politiche lungimiranti da parte dello Stato, innovazione responsabile dalle aziende e scelte consapevoli dai cittadini.
Il futuro digitale sostenibile non si costruisce da solo. È il momento di agire, affinché la tecnologia non sia solo uno strumento di progresso, ma anche un mezzo per preservare il pianeta che ci ospita.