Taxi, il Ddl Concorrenza scatena la rabbia, manifestazioni in tutta Italia, a Milano assicurate solo corse per chi va in ospedale o per emergenze

De Corato: «Tassisti hanno ragione: non si può svendere categoria. Piena solidarietà a scioperanti. Il Ddl, consegnerà il servizio pubblico garantito dai Taxi in mano alle multinazionali». ASCOLTA IL PODCAST

Anche se il servizio è stato garantito per gli anziani e le persone disabili, la maggior parte dei conducenti ha spontaneamente incrociato le braccia e lasciato i taxi vuoti nei posteggi delle principali piazze meneghine, inclusa la stazione Centrale e gli aeroporti di Malpensa e Linate, dove sono sorti anche dei presidi non autorizzati e non concordati con le principali sigle sindacali. «Le macchine bianche sono sul piede di guerra contro l’articolo del Ddl Concorrenza in discussione in questi giorni in Parlamento, che darebbe il via alla liberalizzazione del trasporto pubblico non di linea (taxi e noleggi con conducente) e delle piattaforme digitali di prenotazione, come Uber. Lamentano, a ragione, che Palazzo Chigi “non sembra avere preso in considerazione le motivazioni delle agitazioni e le preoccupazioni dei lavoratori”. Se non modificato, il Ddl, infatti, consegnerà il servizio pubblico garantito dai Taxi in mano alle multinazionali. Esprimo, perciò, la mia totale solidarietà nei confronti della categoria, che, peraltro, nonostante sia in balia di un futuro incerto, continua ad assicurare, in questi giorni difficili, il servizio ai malati, agli anziani, alle persone con disabilità e, in generale, ai fragili. Da sempre supporto la categoria, e continuerò a farlo, dal momento che svolge per la città di Milano un fondamentale servizio pubblico, che, in un periodo di emergenza sicurezza come quello che stiamo vivendo, comporta più di un rischio per gli autisti, di frequente derubati, minacciati e aggrediti da falsi clienti» commenta l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito allo sciopero indetto dalla categoria dei taxi a Milano e sull’intero suolo nazionale. «Fratelli d’Italia da tempo sta lottando nelle aule parlamentari per chiedere lo stralcio dell’articolo», continua l’Assessore, «perché comprende che dietro ogni autovettura che svolge il servizio di trasporto pubblico si cela un’impresa a conduzione familiare che ha investito un ingente capitale per poter lavorare. Molti tassisti, infatti, per ottenere quella licenza hanno acceso un mutuo che continueranno a pagare per i prossimi anni. Al contrario, il Comune di Milano e il suo primo cittadino non hanno mai manifestato particolare interesse per il settore, abbandonandolo in balia della delinquenza, che li usa da “bancomat”, e dell’abusivismo, una spina nel fianco nella metropoli lombarda».
«A  luglio partirà la campagna di comunicazione di Regione Lombardia, che proseguirà per tutto agosto, per contrastare l’abusivismo dei taxi negli aeroporti di Malpensa e Linate e nelle stazioni di Milano», spiega De Corato, «il numero di abusivi è allarmante e si è accentuato durante il Covid. Fenomeno che contrasteremo con ogni mezzo».