L’Osservatorio permanente contro il consumo di suolo e il WWF Martesana Sud Milano, bocciano la riforma della Governance del PASM

L’Osservatorio: «Non riteniamo utile una forma di gestione regionale»; WWF: «Il direttore del Parco non deve essere nominato dalla Giunta Regionale»

Ieri, 23 Giugno, le associazioni ambientaliste sono state ascoltate in Consiglio regionale durante le audizioni sul Progetto di Legge 218, che intende riformare la Governance del Parco Agricolo Sud Milano. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni dell’Osservatorio permanente contro il consumo di suolo e il WWF Martesana Sud Milano. «Se il Sud Milano può ancora vantare la presenza di ampi spazi verdi, naturali o adibiti ad agricoltura, è grazie alla protezione garantita dal Parco Agricolo, ente fortemente voluto dalla lungimiranza di cittadini e associazioni che negli anni Ottanta si sono mobilitati per la sua istituzione. Forte è dunque il nostro interesse per il futuro del Parco e ci saremmo aspettati che una proposta di modifica della legge istitutiva fosse preceduta da un confronto con associazioni e cittadini. La proposta di istituire un nuovo ente parco che abbia completa autonomia finanziaria e funzionale, potrebbe essere utile per superare gli odierni limiti nella tutela e nello sviluppo del territorio, originati dalle debolezze economico-strutturali di Città Metropolitana. Non riteniamo però utile una forma di gestione regionale, come proposto nel PdL. Si rischia di modificare l’approccio unitario sul territorio fin qui avuto dal Parco, rendere più difficile una sua gestione organica e allontanarlo da uno dei principali motori della sua esistenza: la partecipazione e il controllo della cittadinanza attiva. Siamo convinti che Città Metropolitana debba mantenere un forte potere di indirizzo, tale da garantire il governo del suo territorio, compreso quello agricolo, come previsto dallo Statuto dell’ente, approvato anche dalla Regione Lombardia», così recita la nota stampa dell’Osservatorio in meiro all’intervento sostenuto da Roberto Silvestri.

«Per quanto riguarda l’aspetto gestionale, riteniamo che la dimensione metropolitana del Parco faccia si che l’ente Città Metropolitana rimanga la realtà che sia in qualche modo deputata a essere un soggetto importante nell’indirizzo e anche nella gestione, ma ovviamente non con la struttura attuale che purtroppo ci pare presenti diversi affanni (vedi legge Del Rio). Pensiamo che il direttore del Parco non debba essere nominato dalla Giunta Regionale, ma debba essere un tecnico nominato dal presidente, sentito il Consiglio di gestione. Per quanto riguarda i contributi economici di partecipazione a carico della varie amministrazioni pubbliche, si suggerisce che in questo ambito questi non debbano essere fissati ma che si debbano indicare dei principi generali, per poi essere invece ribaditi da norme di attuazione che si possono definire nello Statuto. Per l’articolo 174 “Riserve naturali e parchi locali di interesse sovracomunale” , oltre a Fontanile Nuovo nel Comune di Bareggio e delle Sorgenti della Muzzetta nei Comuni di Rodano e Settala, si chiede di inserire anchei SIC Bosco di Cusago e Oasi di Lacchiarella (sic in via di itinere) e in generale, suggeriamo, anche in prospettiva, di non sottovalutare, all’interno del più grande e fondamentale tessuto agricolo, anche le aree naturalistiche presenti all’interno del Parco, e a questo proposito, anche se non sia nell’ordine del Giorno, ne approfittiamo per segnalare la questione “Parco Naturale” (vedi a questo proposito il documento del wwf Lombardia di un paio di anni fa che vorremmo mettere agli atti )e ci permettiamo di segnalare il bisogno e la premura che il Consiglio Regionale, come per gli altri quattordici Parchi Naturali Regionali, approvi l’istituzione del Parco Naturale Regionale Agricolo Sud Milano nel perimetro proposto dall’ente gestore ed approvato a larghissima maggioranza dall’Assemblea dei Comuni. Nessuno chiede di apporre nuovi vincoli di ogni genere capaci di compromettere l’attività agricola: il Parco Agricolo Sud Milano ha nell’agricoltura il suo cardine principale e nessuno lo vuole mettere in discussione, ma umilmente facciamo presente ( e chi se non il Wwf) che il Parco Agricolo Sud Milano deve puntare anche sull’incremento di biodiversità e soprattutto di resilienza e di opposizione ai cambiamenti climatici, che purtroppo anche in questi giorni fanno capire l’importanza e la gravità della situazione», questo l’intervento alle audizioni regionali di Giorgio Bianchini Presidente Wwf Organizzazione Aggregata Martesana Sud Milano.

L’Osservatorio è un organismo composto dalle strutture locali di Italia Nostra, Legambiente, WWF, Slow Food, DESR, Amici di Carlotta, Comitato Tilt Vizzolo, Greensando, Comitato Stop alla logistica Sordio-San Zenone, Associazione per i Vivai proNatura, Associazione per il Parco Sud Milano, N>O>I - Network Organizzazione Innovazione, Associazione Cittadini di Paullo, Comitato salviamo gli alberi di via Galvani a Peschiera Borromeo, Comitato Salviamo il Pratone, Comitato No Logistica di Paullo e Associazione Culturale per l’Autogestione.
Si cura della tutela del suolo e del paesaggio nella zona omogenea Sud Est Milano. Dei quindici comuni della zona, ben tredici sono inseriti nel Parco Agricolo Sud Milano.

Il Wwf Martesana sud Milano è una associazione locale che opera per conto del Wwf Italia nel sud est Milano, gestisce aree naturalistiche nel sud est Milano (e ha promosso progetti di miglioramento ambientale in altre aree) dai primi anni 90. Queste aree di proprietà comunale sono definite oasi urbane e periurbane, sono otto in tre comuni, di cui 3 insistono nel perimetro del Parco Sud Milano, realtà a cui ci si è sempre ispirati come esempi per far vivere il Parco sud.