Coronavirus, primo morto in Italia. Nuovi contagi dalla Lombardia al Veneto

Il paziente deceduto per coronavirus in Veneto aveva 78 anni ed era un muratore in pensione. L'uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato questa sera all'ospedale di Schiavonia (Padova).

E' all'ospedale di Padova uno dei due pazienti positivi al coronavirus. Lo conferma all'ANSA il governatore Luca Zaia.

Il paziente deceduto per coronavirus in Veneto aveva 78 anni ed era un muratore in pensione. L'uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato questa sera all'ospedale di Schiavonia (Padova), e non nell'ospedale del capoluogo euganeo, come riferito in un primo tempo. "Non c'è stato neppure il tempo per poterlo trasferire" ha detto il governatore Luca Zaia.

Due mesi dopo il primo caso registrato a Wuhan, il coronavirus esplode anche in Italia: 17 sono i contagiati individuati al momento tra Lombardia e Veneto in meno di 24 ore, ma centinaia di persone che hanno avuto contatti diretti con loro sono in attesa di conoscere i risultati dei test e più di 50mila cittadini in provincia di Lodi sono, di fatto, in quarantena a casa loro. Due treni sono fermi nelle stazioni di Lecce e Milano perché a bordo ci sarebbero due casi sospetti di coronavirus. Si tratta di un Italo da Milano per Torino e di un Freccia in partenza dalla stazione del capoluogo salentino. Trenord ha disposto la chiusura delle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo.

I nuovi casi, due in Veneto e 15 in Lombardia - I due veneti risultati positivi ai primi test sono in isolamento in ospedale in attesa degli esiti del secondo test. Quanto ai casi in Lombardia, i primi 6 riguardano un uomo di 38 anni dipendente della Unilever di Lodi, ricoverato in terapia intensiva a Codogno. L'uomo, nelle settimane scorse, sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina, un dipendente della Mae di Fiorenzuola d'Arda, nel Piacentino. L'uomo è risultato negativo al tampone, sebbene avesse una sindrome influenzale quando ha incontrato il 38enne a cena. E' positiva anche la moglie del trentottenne. E' incinta e in maternità. Suo marito ha partecipato negli ultimi giorni a due gare di corsa. Positiva anche una terza persona, il figlio del titolare di un bar di Codogno che avrebbe fatto sport con il 38enne. Gli altri tre contagiati sono clienti del bar. E' ricoverato anche il medico di base che aveva visitato il trentottenne e ora ha la polmonite (ma non si sa se è positivo al coronavirus).

Intanto, è ricoverata in isolamento all'Ospedale di Piacenza una donna, sintomatica, collega del 38enne positivo al coronavirus. Il premier Conte ha annunciato che è stata disposta una quarantena per tutti quelli che sono entrati in contatto con i Un. Al momento sono 250 le persone messe in isolamento, ma considerato l'aumento dei casi potrebbe aumentare anche il numero delle persone sotto osservazione. 

Il lavoro che si sta facendo ora è ricostruire tutti i contatti avuti da queste persone. Che sono centinaia se non migliaia. Tanto per essere chiari: solo il 38enne ha avuto rapporti con 120 colleghi dell'Unilever, 70 tra medici e personale sanitario e 80 persone che fanno parte della sua più stretta cerchia, a partire dai 40 della sua squadra di corsa. Ecco perché la Regione, d'intesa con il Governo, non ha potuto far altro che far scattare una serie di "misure restrittive" in 10 comuni, un'area dove abitano 50mila persone. Casalpusterlengo, Codogno, Castiglione d'Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e Sanfiorano sono in isolamento. "Il piano adottato prevede scelte forti" spiega il ministro della Salute Roberto Speranza elencandole: una permanenza domiciliare 'obbligatoria' e la sospensione di ogni manifestazione pubblica, di attività commerciali, lavorative, sportive e scolastiche. "Dobbiamo trattenere il virus dentro quell'area" dice ancora Speranza che poi conferma le misure già adottate: obbligo di quarantena "fiduciaria" per chi torna dalla Cina, e sorveglianza attiva per chi è stato nelle aree a rischio, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie al rientro in Italia. Sono inoltre già pronte anche due caserme della Difesa a Milano e Piacenza con 180 posti, per accogliere chi dovrà andare in quarantena. E non è escluso, lo ha ribadito anche il Commissario Borrelli, che possano essere requisiti anche degli alberghi. Ma c'è un altro fronte. In Veneto due anziani di Vo' Euganeo di 78 e 67 anni sono risultati positivi ai primi test; uno è in condizioni critiche. "Per noi le analisi sono positive - dice Zaia - ora aspettiamo le risposte dallo Spallanzani".

Allo Spallanzani di Roma risulta guarito il giovane ricercatore che era stato ricoverato. "Risulta persistentemente negativo al test sul coronavirus". E' ancora in osservazione Niccolò lo studente di Grado riportato in Italia da Wuhan. Migliorano le condizioni della coppia di cinesi positivi ricoverati, soprattutto quelle dell'uomo. E sono usciti dalla quarantena i 55 connazionali che erano stati rimpatriati da Wuhan ed erano stati tenuti in isolamento alla Cecchignola.