Regione Lombardia, il presidente Fontana conferma: «In Lombardia non cambia nulla, passegiate vietate»

In attesa di ulteriori chiarimenti da Roma, in Lombardia fino al 4 aprile restano valide le norme stabilite e le restrizioni in atto. Il video appello del Consigliere regionale Franco Lucente.

Sembra non avere fine la querelle scatenata dalla circolare del Ministero dell’Interno divulgata il 31 marzo. Nella suddetta circolare la politica romana, per tramite del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, sembrava caldeggiare qualche apertura a piccole deroghe alle norme vigenti in materia di coronavirus. Come ormai noto, le prese di posizione della Capitale non sono state gradite dall’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, il quale aveva tuonato contro la circolare ministeriale tacciandola di incitamento alla trasgressione delle norme vigenti e si era detto perplesso e irritato per una decisione presa senza consultare le regioni più colpite del Paese, Lombardia in primis. A placare gli animi era quindi dovuto intervenire il Presidente di Regione Lombardia in persona, Attilio Fontana, il quale ai microfoni di Radio 1 aveva fatto sapere di aver contattato telefonicamente il Ministro Lamorgese, dal quale si attende a breve una rettifica e una ulteriore chiarificazione della circolare “incriminata”. 

Last but not least, è arrivata una nuova dichiarazione del governatore Fontana, affidata alla propria pagina Facebook. «In Lombardia non cambia nulla rispetto a prima. Il contenuto dell'ordinanza regionale, che scadrà il 4 aprile, continua ad essere valida e fino ad allora i comportamenti che stiamo assumendo dovranno essere mantenuti», è la dichiarazione del numero uno di Palazzo Lombardia. Questi ha quindi poi sottolineato: «Ho parlato con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in merito alla circolare emanata nella serata di ieri e oggi, con una lettera ai sindaci, ho ribadito che nella nostra regione tutto resta immutato». Le misure restrittive in materia di Covid-19 restano pertanto valide sino alla loro naturale scadenza, salvo ovviamente ulteriori e oramai (tristemente) noti cambi di direzione. Per dissipare ogni residuo dubbio Fontana ha chiosato: «In Lombardia non sono ammessi quindi spostamenti se non per motivi di lavoro, salute e urgenza. In tutti gli altri casi non è possibile uscire dalle proprie abitazioni». Nel frattempo si continua ad attendere da Roma l’ulteriore chiarificazione della circolare ministeriale.

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo

Il video appello del Consigliere regionale Franco Lucente