Corpo riaffiorato dal Lambro, resta il mistero sulla morte: disposta l’autopsia
Il cadavere di un uomo trovato sabato pomeriggio a Peschiera Borromeo. Indagini in corso, ancora ignota l’identità della vittima

17 giugno 2025
Resta ancora avvolta nel mistero la morte dell’uomo il cui corpo è riaffiorato sabato pomeriggio dalle acque del Lambro, all’altezza delle chiuse nei pressi dell’aeroporto di Linate, nel territorio di Peschiera Borromeo. La vittima, priva di documenti e ancora senza un’identità certa, sarebbe un uomo di circa 40-45 anni, presumibilmente di origine nordafricana. A fare la tragica scoperta, intorno alle 16.30, è stato il personale addetto alla manutenzione delle chiuse, che ha notato il corpo incastrato tra le paratie durante un intervento di routine. Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118, ma non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. L’area è stata transennata e sono state immediatamente avviate le indagini da parte delle forze dell’ordine, sotto il coordinamento della Procura di Milano. Al momento, le cause della morte restano ignote. Non sarebbero stati rilevati segni evidenti di violenza sul corpo, ma solo l’autopsia, disposta dalla magistratura, potrà chiarire se si sia trattato di annegamento o se dietro il decesso ci siano altre dinamiche. L’esame dovrà inoltre stabilire l’esatto momento della morte, per capire se il cadavere sia stato trasportato dalla corrente o se si trovasse da tempo nel tratto del fiume in questione, assolutamente non balneabile. Il riserbo degli inquirenti è totale: fino al completamento degli accertamenti medico-legali e all’identificazione formale della vittima, nessuna ipotesi è esclusa.
17 giugno 2025