Caso Genia: la Corte dei Conti evidenzia il forte rischio di squilibrio nel bilancio del Comune di San Giuliano già per il 2016

La recente deliberazione dei magistrati contabili rileva una situazione allarmante. L’Amministrazione invitata alla gestione provvisoria delle finanze, regolamentata da norme stringenti

Biondino: «Nessuna proposta per riportare in mano al Comune il patrimonio pubblico»

L’ormai imminente licenziamento degli ultimi undici dipendenti di Genia che, nei giorni scorsi, hanno redatto una lettera aperta in cui hanno esposto i loro timori per un futuro del tutto incerto (leggila qui: http://bit.ly/25g3PTo), ha riportato d’attualità le sorti dell’ex azienda multi servizi del Comune di San Giuliano. A rilanciare la questione ci ha pensato anche una recente deliberazione ad opera della Corte dei Conti che ha evidenziato come la società, dichiarata fallita nel 2015 da parte del Tribunale di Lodi, rappresenti tutt’ora una fonte di grosse criticità per i presenti ed i futuri equilibri finanziari del Comune sangiulianese.

In particolare, a mettere fortemente a rischio il bilancio dell’Ente vi è l’opportunità per lo stesso di rientrare in possesso di beni immobili, adibiti a funzioni e servizi pubblici, a suo tempo conferiti nel patrimonio della società, che potrebbe rendere necessario un intervento finanziario del Comune, socio unico di Genia. «La cospicua mole debitoria in capo alla società Genia Spa  - si legge nella deliberazione della Corte dei Conti – (pari, nell’ultimo bilancio approvato, quello al 31/12/2013, a euro 60.384.598), induce ad adottare comportamenti finanziari e di bilancio improntati ad estrema prudenza. Trattandosi infatti di debiti accumulati nell’espletamento di servizi per conto dell’ente socio, un comportamento di prudenza impone di quantificare il rischio derivante da tali rapporti e implementare un apposito accantonamento nel bilancio». 

I magistrati fanno poi sapere che, riguardo i rischi di un eventuale intervento finanziario da parte del Comune, quest’ultimo aveva riferito dell’intenzione di predisporre un fondo adeguato a fronteggiare le eventuali richieste dei curatori fallimentari quando il bilancio di previsione per il periodo 2015-2017 era in fase di redazione. «La Sezione – prosegue la deliberazione – aveva preso atto del comportamento contabile, improntato a prudenza, adottato dall’Amministrazione. La descritta esigenza di prudenza non ha trovato, invece, recepimento nel bilancio di previsione 2015-2017. Tale omissione rischia di pregiudicare i futuri equilibri di bilancio se, come appare probabile, la procedura fallimentare della società Genia Spa richieda un intervento finanziario da parte del Comune».  

Nella loro analisi, i magistrati contabili hanno quindi sottolineato i possibili rischi per i conti dell’Ente già a partire da quest’anno: «Permangono dubbi circa la sostenibilità negli esercizi futuri, in particolare 2016 e 2017. L’esame istruttorio, infatti, non permette di ritenere superati i rischi di negativa incidenza sui futuri bilanci comunali. Ulteriore elemento di preoccupazione attiene alla limitata presenza di un fondo destinato a far fronte agli oneri discendenti dal fallimento della società Genia Spa e delle sue partecipate, oberate da una notevole mole debitoria. Il rischio di incidenza negativa verte sulla necessità per l’Ente di recuperare il patrimonio, o parte di esso, conferito a suo tempo nella società Genia Spa e necessario all’espletamento di funzioni o servizi istituzionali». 

La presenza di tali rischi, secondo la Corte dei Conti, impone quindi all’Amministrazione l’adozione di adeguata prudenza: «In particolare, fino al momento in cui non sarà formalmente approvato dal Consiglio comunale il bilancio di previsione 2016-2018, appare necessario che la gestione finanziaria dell’Ente segua le più stringenti regole della Gestione Provvisoria». Nel corso di tale regime straordinario, come sottolineato dai magistrati contabili, «l’Ente locale può disporre pagamenti solo per l’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi tassativamente regolati dalla legge (spese di personale, residui passivi, rate di mutuo, canoni, imposte e tasse), oltre ai pagamenti necessari ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’Ente». 

«La responsabilità per la sorte dei lavoratori e del patrimonio di Genia – è stato il duro attacco di Corrado Biondino, ex consigliere comunale e attualmente a capo del nuovo soggetto politico “Progettiamo insieme San Giuliano milanese” - è chiara e ben individuabile. Basta fare una semplice riflessione: il Partito democratico (attraverso i suoi consiglieri comunali) non ha presentato nessuna proposta per concludere l’accordo con i creditori e riportare in mano al comune tutto il patrimonio pubblico. Il risultato di oggi è: Genia fallita, il patrimonio del Comune in mano ai creditori, gli ultimi dipendenti licenziati. Il premio per tutto questo disastro quale è? Alessandro Lorenzano ricandidato sindaco del Partito democratico».

N.B. In allegato il testo completo della deliberazione della Corte dei Conti

Corte dei conti deliberazione 73 2016

corte-dei-conti---deliberazione-73-2016.pdf