TAV: al di là del bene e del male

Lo è, ma solo perché il Governo italiano ha accettato acriticamente che lo diventasse, in nome di una malintesa “globalizzazione”, purché si faccia “movimento”. “Facimme ammuina” recitava un pamphlet semiserio sulla Regia Marina Borbonica che prescriveva, sulle navi, a quelli che stavano sottocoperta di andare sopra, a quelli a prua di andare a poppa e via dicendo. Ma vogliamo cominciare a riflettere sulle filiere corte e sul fatto che andare ad alta velocità da Kiev a Madrid può servire a nulla, se non a “fare ammuina”? Vogliamo considerare anche la “variabile Italia”? Fissiamo una buona volta l’attenzione sul mancato rispetto delle norme per la tutela degli interessi del territorio e dei cittadini residenti e sulla straordinaria capacità della nostra classe politica di non mantenere gli impegni assunti “a compensazione” (vedi l’estensione della linea M3 fino a Paullo per la TEEM). E che dire degli sfasci ambientali prodotti dalla realizzazione della tratta ad Alta Velocità tra Bologna e Firenze?
“La questione morale”, “Metastasi”, “La cricca”, “La Lobby di Dio”, “Il sacco del Nord”, “A Milano comanda la ‘ndrangheta”, sono solo alcuni dei libri che ho letto più di recente. Spazzatura, dirà qualcuno. Non credo proprio, replico io! Questo è diventato un Paese in cui le commistioni tra affari e politica, con abbondanti infiltrazioni della criminalità organizzata, sono diventate un vero sistema che attraversa, come le inchieste in corso dimostrano, la prevalenza degli schieramenti politici. In parallelo viene varata una Finanziaria da 40 o forse 50 o forse 60 miliardi di euro di lacrime e sangue a carico dei cittadini con tutela del portafoglio dei soliti noti. È stata respinta anche la proposta di Legge dell’IDV sull’abolizione delle Province con il voto determinante del PD! È necessaria una pausa di riflessione! In queste condizioni le Istituzioni, agli occhi dei cittadini, stanno perdendo di credibilità! Se agli stessi occhi, continuando così, perderanno anche di Legittimità, le scelte dei singoli e delle comunità, TAV inclusa, saranno fatalmente, come diceva Nietzsche, al di là del bene e del male.

Michele Ronchi