Medico sospeso dopo un giorno a Vizzolo Predabissi: il Comune critica la Legge regionale
L’Amministrazione si dichiara parte lesa e denuncia l’inadeguatezza normativa. Intanto, avviato un ambulatorio medico temporaneo per garantire assistenza ai cittadini

07 gennaio 2025
A Vizzolo Predabissi esplode la polemica sulla gestione della sanità territoriale, dopo che il dottor Luca Nascimbene, medico di famiglia assegnato dall’ASST Melegnano Martesana, è stato sospeso a sole 24 ore dall’inizio del suo incarico. La sospensione, decisa in attesa di verifiche sulla sua idoneità professionale, ha scatenato forte preoccupazione tra i cittadini e l’Amministrazione Comunale. In una nota ufficiale, il Comune ha espresso profonda contrarietà, definendosi "parte lesa" nella vicenda e puntando il dito contro la legge regionale che regola queste assegnazioni. «Pur essendo l’assegnazione conforme alle normative vigenti (DPR 28/12/2000 n.445 e LR 22/2021), si è dimostrata profondamente inadeguata. Stigmatizziamo la mancanza di una puntuale verifica preliminare dei requisiti richiesti per l’esercizio della professione medica», ha dichiarato l’Amministrazione. Nonostante le difficoltà, il Comune si è mobilitato per garantire un servizio sanitario continuativo. Da martedì 7 gennaio è stato attivato un ambulatorio medico temporaneo presso il palazzo comunale, organizzato dal Dipartimento di cure primarie dell’ASST. Qui i medici Samuel Norsa e Federica Ciuffini si stanno occupando dei pazienti precedentemente seguiti dal dottor Ezio Mastropasqua, che aveva cessato il servizio il 31 dicembre. Parallelamente, continua regolarmente l’attività della dottoressa Nourhan Khedr, subentrata al dottor Stefano Pirovano, recentemente andato in pensione. Il Comune ha ricordato il proprio impegno per favorire l’arrivo di nuovi medici, mettendo a disposizione spazi attrezzati e supporto logistico, ma ha sottolineato che errori come quello verificatosi non possono essere tollerati. «La salute dei nostri cittadini è una priorità assoluta, e non accetteremo leggerezze in un ambito così delicato». L’Amministrazione ha assicurato che continuerà a monitorare da vicino la situazione, collaborando con l’ASST per garantire il diritto alla salute della comunità. Tuttavia, il caso solleva interrogativi più ampi sulla gestione sanitaria regionale e sull’urgenza di riforme che tutelino con maggiore efficacia i cittadini in momenti di emergenza come questo.
07 gennaio 2025