L'angolo del libro: "I miei giorni alla libreria Morisaki ", dell'autore Satoshi Yagisawa

«Per molti amanti della lettura comincia tutto dall'incontro con un libro che si trasforma in un'esperienza indimenticabile»

Tatako è una ragazza che vive a Tokyo. Il suo ragazzo nonché collega sta per sposarsi con un’altra collega e a lei non è restato che licenziarsi per lasciare tutto alle spalle.

Lo zio Satoru la invita a trasferirsi presso la sua libreria di libri usati di Jinbocho, il quartiere di librerie più grande del mondo, la libreria Morisaki.

Tatako non è mai stata una grande lettrice e in quel piccolo spazio sovrastante il negozio dove lei alloggia, le pile di libri che imperano ovunque costituiscono per lei più che altro una barriera che ostacola ogni movimento e riduce notevolmente lo spazio per i suoi oggetti personali.

Piano piano però Tatako recupera l’uso primario di quei volumi senza tempo, passati attraverso diverse mani che hanno lasciato a volte dediche, a volte appunti in calce. Intrattenere conversazioni con i clienti e frequentare il bar del quartiere la riconcilia con il suo prossimo e le è di conforto per superare lo stato di apatia in cui versa.

Soprattutto il rapporto con lo zio Satoru, fino a quel momento del tutto inesistente, si trasforma in un serbatoio di comprensione e tenerezza che le fanno superare il difficile momento.

Il potere taumaturgico dei libri si manifesta però quando Tatako incontra Wada, un ragazzo con cui condivide la passione per un romanzo e da qui nascerà una bella storia.

Il ritorno poi della moglie Momoko, che aveva abbandonato Satoru senza un’apparente ragione, diventa poi un’occasione per tutti per riconsiderare le esperienze del passato trasformandole in occasioni di rinascita.

È un libro la cui narrazione è scorrevole, con uno stile un po’ diverso da quello che normalmente leggiamo di autori giapponesi, introspettivo ma mai pedante, romanzo d’esordio dell’autore.

È un racconto sui tormenti del cuore e di come la vita ci può offrire le occasioni giuste per affrontarli e superarli, su quando crediamo si possa scappare da questi e invece non si può fare altro che accettarli per poi andare avanti.

Apprezzabili non da ultimo, le avvertenze sul sistema utilizzato per la trascrizione dei nomi giapponesi ovvero che le vocali sono pronunciate come in italiano e le consonanti in inglese e infine il glossario a fine volume per il significato dei termini stranieri.

Cristina Coppa

Satoshi Yagisawa
I miei giorni alla libreria Morisaki
Ed. Feltrinelli 2022
€ 16,00 compralo subito € 15,20