Mostra acquerelli a Peschiera Borromeo: l'arte delicata degli allievi di Ezio Felisa in esposizione allo Spazio Agorà
Dal 31 maggio all’8 giugno la collettiva organizzata da Peschierarte – La Corte raccoglie i lavori degli allievi del corso di acquerello condotto dal maestro Ezio Felisa

Gli allievi con Maestro Da sinistra: Maria Paola Madile, Flavio Guezzetti, Alessandro Elimi, il maestro Ezio Felisa, Santo Gaetano, Miriam Carrara, Eugenia Molari, Alexeter Newwell, e Anna Casano

Ezio Felisa
Dal 31 maggio all’8 giugno si svolge a Peschiera Borromeo una mostra di acquerelli particolare e affascinante, frutto del lavoro degli allievi del corso tenuto da Ezio Felisa all’interno dell’associazione culturale Peschierarte – La Corte. L’esposizione è ospitata nello Spazio Agorà, in Piazza della Costituzione, ed è stata inaugurata venerdì 31 maggio alle ore 18.
La mostra raccoglie i lavori realizzati durante il laboratorio settimanale che si tiene ogni giovedì da fine settembre a giugno. Un appuntamento fisso che da anni coinvolge appassionati di pittura di ogni livello. «Il corso è attivo dal 2019 – racconta Ezio Felisa – e da allora alcuni partecipanti non hanno mai smesso di seguirmi. Altri si sono aggiunti nel tempo. Ogni settimana ci incontriamo per due ore e dipingiamo insieme. Io propongo dei soggetti, e poi li seguo passo passo nel processo creativo».
Il corso si svolge all’interno dei locali dell’associazione, dove Peschierarte mette a disposizione spazi attrezzati per dipingere. «È una vera bottega – prosegue Felisa – ogni pittore sceglie un soggetto che lo ispira, io giro tra le postazioni dando indicazioni e suggerimenti tecnici. È un lavoro fatto insieme, dove anche l’errore diventa occasione di crescita».
L’acquerello, per chi lo pratica, è molto più di una tecnica pittorica: è un dialogo continuo con l’acqua, la carta e il colore. «Dipingo a olio da 45 anni – afferma il maestro – e da una quindicina mi dedico anche all’acquerello. Posso dire con certezza che è molto più difficile. La quantità d’acqua, l’umidità, la grammatura della carta, la percentuale di cotone: ogni dettaglio influisce sul risultato. È una tecnica che non perdona e che spesso porta a risultati inattesi, ma proprio per questo affascinante».

Tutti i quadri in mostra sono realizzati su carta, scelta con cura dagli allievi, in base alla tipologia e alla qualità del supporto. «L’acquerello ha molte variabili e questo lo rende complesso, ma anche stimolante. Non si sa mai davvero dove si andrà a finire: è l’acqua a condurre il pennello e a volte il caso regala effetti straordinari. Sta all’artista coglierli e valorizzarli».
Felisa riflette anche sul rapporto degli italiani con questa tecnica: «Nel nostro Paese l’acquerello è considerato spesso una pittura minore. È associato ai bambini, alle pasticche colorate delle scuole elementari. Ma altrove, come nel mondo anglosassone, è considerato la regina delle tecniche pittoriche. In Inghilterra, ad esempio, ha una tradizione fortissima. In Italia è meno valorizzato, forse perché richiede una sensibilità particolare».
Nel suo percorso artistico, Felisa ha studiato con maestri affermati come Angelo Gorlini e la pittrice Pavesi, entrambi figure di riferimento per l’acquerello in Italia. «Con loro ho imparato l’importanza della leggerezza e della pazienza. A Milano esiste un ambiente molto raffinato attorno a questa tecnica, ma spesso anche un po’ elitario. Il nostro gruppo, invece, è aperto a tutti e mette al centro la condivisione e la passione».
La mostra allo Spazio Agorà rappresenta quindi non solo l’occasione per ammirare una collezione di opere eleganti e delicate, ma anche per conoscere da vicino una comunità artistica che, con entusiasmo e costanza, tiene viva una tradizione pittorica antica e preziosa. «L’acquerello – conclude Felisa – è una pittura dei sogni. E il bello è che, quando finisci un quadro, spesso non assomiglia a quello che avevi in mente, ma a qualcosa di nuovo, inaspettato, e a volte ancora più bello».
Giulio Carnevale