Un libro “giallo” sotto l’albero: “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” di Benjamin Stevenson
A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c’entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre ...

Benjamin Stevenson e la copertina del suo "giallo"
23 dicembre 2022
Abbiamo scelto di leggere questo libro attratti
dal suo titolo senza dubbio accattivante. Poi l’entusiasmo si è placato di
fronte alla difficile impresa di recensire un libro giallo in cui non molto si
può raccontare senza incappare nella sciagurata evenienza di rivelare (o in
termini più moderni “spoilerare”) dettagli che possano togliere al lettore il
gusto della suspence. Non vogliamo che consideriate questa una scusa per
giustificare una recensione composta da poche righe e pertanto proviamo a
raccontare qualche elemento che possa aiutare a carpire l’attenzione che la
singolare famiglia Cunningham sicuramente merita. La famiglia allargata si
riunisce presso una struttura ricettiva di alta montagna in Australia, lo Sky
Lodge, per una cena. Motivo del “raduno” è il festeggiamento per la
scarcerazione di uno dei componenti, Michael. Il giorno stesso viene trovato
ucciso un uomo che ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere pur non avendo
ustioni sul corpo. Cominciamo bene direte voi. Tutto si svolge in un ambito
familiare abbastanza ampio che vede genitori, figli, mogli dei figli, zii e così
via, la proprietaria del Lodge e un poliziotto incaricato delle indagini. Chi
ci dà conto degli avvenimenti è il fratello di Michael, Ernst Cunningham, di
professione scrittore e indubbiamente un brillante investigatore.Questi dichiara di rifarsi al noto “Decalogo del giallo perfetto”
scritto da Ronald Knox nel 1929, ovvero dieci regole alle quali uno scrittore
di romanzi gialli dovrebbe scrupolosamente attenersi nel rispetto del lettore.Seguendo queste regole, il racconto si sviluppa con l’utilizzo di
flashback e ci porta a conoscere insieme ai componenti della famiglia, anche i
fatti a loro occorsi e riconducibili a eventi delittuosi. Eventi che lo
scrittore tiene a precisare siano effettivamente accaduti e che vuole
raccontare prestando fede ad un principio di verità che costituisce un vero
patto con il lettore stesso. Ecco allora che l’allegra famigliola riunita,
rimane bloccata nel Lodge da una tempesta di neve che porterà con sé oltre al
gelo anche nuovi omicidi, tra colpi di scena e personaggi intriganti che vi
terranno avvinghiati al racconto. Sfido fin da ora chi si diletterà nella
lettura di questo libro ad arrivare alla fine con le idee chiare su chi ha
ucciso chi. Per tutta la narrazione infatti si è portati a sospettare di tutti
e la soluzione, secondo le migliori tradizioni dei libri gialli, lascerà i
lettori a bocca aperta. Un piccolo indizio … il piccione sulla copertina ha un
suo perché! Dobbiamo confessare che ci siamo innamorati di Stevenson,
pluripremiato commediografo e scrittore che utilizza una scrittura
incredibilmente fluida e sorprendentemente ironica e spiritosa pur trattando
fatti di natura non prettamente frivola. Un racconto geniale e a volte persino
estroso, che vi saprà coinvolgere, riflettere e spesso sorridere. Senza ombra
di dubbio, un libro da mettere sotto l’albero.
Cristina Coppa
Cristina Coppa
Benjamin Stevenson
Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno
Feltrinelli editore 2022
€ 19,00
Compralo subito su Amazon copertina flessibile € 18,05, formato Kindle € 11,99
23 dicembre 2022