La miopia politica di Giuseppe Conte, Elly Schlein e Matteo Salvini: un problema per l'Europa e l'Italia. La libertà non è scontata
Le posizioni anacronistiche dei leader di M5S, PD e Lega sulla difesa comune europea restituiscono un panorama politico frammentato sia nella maggioranza che nell'opposizione

Salvini, Schlein, Conte uniti contro contro il Re-Arm
In un contesto internazionale sempre più instabile, l'Unione Europea ha approvato il piano ReArm Europe, volto a rafforzare la capacità di difesa del continente. Tuttavia, figure politiche come Giuseppe Conte (M5S), Elly Schlein (PD) e Matteo Salvini (Lega) si oppongono a questa iniziativa, dimostrando una visione politica arretrata e preoccupante.
L'importanza di una difesa comune europea
La Politica di Sicurezza e di Difesa Comune (PSDC) è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini europei e promuovere la pace internazionale. Il Trattato di Lisbona ha rafforzato questa prospettiva, rendendo più concreta la possibilità di una politica di difesa comune.
Le posizioni retrograde di Conte, Schlein e Salvini
Giuseppe Conte ha criticato il piano ReArm Europe, affermando: «Ciò che serve è una efficiente difesa comune europea e non riarmare i singoli Stati. Così si finisce per arricchire le lobby delle armi», che vuole dire tutto ma non vuole dire niente. È evidente come Conte sia impegnato a raccogliere consenso in un area di sinistra critica appannaggio storicamente del Partito Democratico, dei Verdi e delle varie anime ex comuniste.
Elly Schlein dal canto suo ha espresso contrarietà alla proposta, sostenendo: «All'Europa serve la difesa comune, non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del PD», come la posizione di Conte, anche questa è incomprensibile, cosa vuole dire? L'unica cosa certa che grazie a lei il Partito Democratico è isolato nell'area socialdemocratica europea, e tutto perchè l'unica strategia che ha messo in campo, la svizzera italiana, è quella di non lasciare campo libero a Conte alla sua sinistra. Di fatto spaccando il partito in due. Uncapalovoro politico.
L'ipocrisia del Partito Democratico
Il
Partito Democratico, che per anni ha sostenuto l'importanza di "più
Europa", ora, sotto la guida di Schlein, si oppone a un'iniziativa che
mira a rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione. Questa incoerenza mina la credibilità del PD e espone l'Italia al rischio di isolamento politico.
Matteo Salvini
ha dichiarato: «ReArm Europe? Una scelta sbagliata, a partire dal nome.
È il paradosso europeo: non si poteva investire un euro in più per
sanità e scuola, mentre ora si possono spendere 800 miliardi per la
difesa comune?». È importante sottolineare che la Lega, sin dalle sue origini, ha manifestato posizioni euroscettiche e antieuropeiste. Negli anni '90, il partito criticava l'Unione Europea, considerandola una "gabbia" che limitava l'espansione economica del Nord Italia. La Lega proponeva la teoria dei "due Stati, due monete": l'euro per il Nord e la lira per il Centro-Sud, sostenendo che ciò avrebbe colmato il divario economico tra le diverse aree del paese. Questa visione ha portato il partito a radicalizzare ulteriormente il proprio euroscetticismo, differenziandosi dall'antieuropeismo tradizionale di matrice francese o britannica.
Il
leader del carroccio ormai vede sempre di più la sua leadership
traballare e per cui fa richiami ai tempi che furono quando l'Europa era
"nemica giurata del popolo", raccontava di volere uscire dalla moneta unica. Anche per Salvini, più motivi
propagandistici elettorali, che reali convinzioni politiche, non
dimentichiamoci che governarono proprio con il M5S, condivdendo alcune
posizioni non gradite ai suoi alleati al Governo. Memoria corta?
La dipendenza europea dalle armi statunitensi e le opportunità economiche interne
Negli ultimi anni, i Paesi europei membri della NATO hanno più che raddoppiato le loro importazioni di armi, con il 64% di queste provenienti dagli Stati Uniti. Questo incremento è stato in gran parte una risposta all'aggressione russa in Ucraina e alle crescenti preoccupazioni per la sicurezza regionale. Tuttavia, questa dipendenza dall'industria bellica americana rappresenta una vulnerabilità strategica per l'Europa. Investire nello sviluppo di una robusta industria della difesa europea non solo ridurrebbe questa dipendenza, ma stimolerebbe anche l'economia del continente, creando posti di lavoro altamente specializzati e rafforzando il prodotto interno lordo europeo.
Il confronto tra il debito pubblico degli Stati Uniti e dell'Unione Europea
È rilevante notare che, mentre l'Unione Europea sta cercando di rafforzare la propria autonomia strategica, gli Stati Uniti affrontano una situazione di debito pubblico significativamente elevato. A dicembre 2023, il debito pubblico totale degli Stati Uniti ammontava a 33.100 miliardi di dollari, pari a circa il 129% del PIL nazionale. In confronto, il debito pubblico dell'Unione Europea è pari all'82% del PIL, in calo rispetto al picco del 90% registrato nel 2020 durante la pandemia. Questo confronto evidenzia come l'Europa abbia una posizione fiscale relativamente più solida, offrendo una base economica favorevole per investimenti strategici nella propria difesa e sicurezza.
Il pericolo dell'isolamento e della dipendenza dalle superpotenze
Rifiutare una difesa comune europea significa consegnare il nostro destino nelle mani di superpotenze che agiranno secondo i propri interessi. Senza una solida struttura di difesa, l'Europa e l'Italia rischiano di diventare pedine in giochi geopolitici più grandi, perdendo la capacità di influenzare le decisioni che riguardano la nostra sicurezza e il nostro benessere.
La libertà non è garantita: richiede impegno costante
La libertà e la sicurezza di cui godiamo non sono garantite per sempre. Richiedono un impegno quotidiano e una vigilanza costante. La storia ci insegna che l'inerzia e la mancanza di preparazione possono avere conseguenze disastrose. È quindi imperativo che l'Europa si doti degli strumenti necessari per difendere i propri valori e la propria autonomia.
Abbiamo fatto l'Europa dei banchieri, oggi la misisone e fare l'Europa dei popoli, liberi e democratici
Le posizioni assunte da M5S, PD e Lega rappresentano una problema per la sicurezza nazionale e per il ruolo dell'Italia in Europa. Invece di contribuire alla costruzione di un'Europa forte e autonoma, queste forze politiche sembrano preferire un ritorno a logiche nazionalistiche e miopi del secolo scorso.
Giulio Carnevale