«Maria Elena Boschi si è comportata con coraggio e correttezza nello svolgimento del suo mandato»

L'opinione di Giancarlo Trigari: quando il maschilismo si trucca da correttezza parlamentare

«Lei … ha mai chiesto un incontro ... che avvenisse in luogo diverso da … (luogo istituzionale)?»

È forse una domanda rivolta a Weinstein, il presunto molestatore seriale americano molto chiacchierato in questo periodo? O forse al regista Fausto Brizzi, il presunto molestatore seriale di casa nostra, severamente punito con una condanna all'oblio da tutti i bacchettoni italiani, oltre la giusta pena che meriterebbe se le denunce fossero provate?Niente di tutto ciò, la domanda è stata fatta in un contesto totalmente diverso.
La domanda è stata posta da Mario Vazio, onorevole commissario PD, al Presidente della CONSOB Giuseppe Vegas, durante l'audizione di quest'ultimo alla Commissione parlamentare d'Inchiesta sulle Banche e la richiesta in questione sarebbe stata rivolta al sottosegretario Maria Elena Boschi, mentre il posto cui Vazio si riferiva era la CONSOB.Nonostante la buona volontà, il solerte Vazio non è stato degnato di una risposta, anche di fronte alla sua implacabile insistenza. Anche perché sembrava l'unico che sapesse di cosa stava parlando, oltre Vegas.
Vegas si è lanciato, molto nervosamente, in un profluvio di spiegazioni sul contenuto dei suoi incontri con la Boschi, ignorando perfino la precisazione esplicita di Vazio: «Io non le ho chiesto se e quando ha visto la Boschi. La mia domanda è un’altra: io le ho domandato se lei ha chiesto di vedere il ministro Boschi in luogo diverso dalla CONSOB». Ad un certo punto Vegas ha detto che l'aveva incontrata durante una cena, ma ha precisato che c'era anche altra gente. Coda di paglia? La parentesi a questo punto sembrava chiusa, lasciando tutti con la curiosità di sapere cosa c'era di misterioso nella presunta richiesta d'incontro tra Vegas e la Boschi. Il sottosegretario Maria Elena Boschi è una “tipa tosta” e non ci ha lasciato a lungo nell'incertezza. La sera stessa ha chiesto di difendersi in TV dalle accuse che le sono state reiterate dopo l'audizione in Commissione Banche di Giuseppe Vegas. Lo ha fatto in un faccia a faccia con Marco Travaglio, suo implacabile accusatore (persecutore, secondo lei), in una trasmissione TV. Ha ribadito, come ha sempre detto, di non aver mai perorato o favorito il salvataggio della Banca Etruria, o in qualche modo favorito il padre, circostanza del resto confermata dall'audizione di Vegas. Quindi non ha mentito al Parlamento.
La polemica avrebbe dovuto esaurirsi già da tempo ma, secondo la Boschi, viene rinfocolata per puro maschilismo nei suoi confronti. Travaglio e compagni la odiano perché, pur essendo una bella donna, occupa una posizione di rilievo nella pubblica amministrazione senza aver accettato alcun compromesso.
Quale sia il campo minato in cui è costretta a muoversi una giovane donna, specialmente se la natura le ha regalato un bell'aspetto, lo ha illustrato la Boschi stessa nella trasmissione TV. Ha dichiarato infatti che il presidente Giuseppe Vegas l'aveva invitata ad un incontro, diciamo così, poco istituzionale. Non alla sede CONSOB, ma a casa Vegas alle otto di mattina, da soli.
Proposta indecente? Non lo sapremo mai visto che Giuseppe Vegas si è rifiutato di parlarne quando glielo ha chiesto Mario Vazio durante l'audizione parlamentare sulle Banche. A me è piaciuto il titolo di affaritaliani.it: “…  e Vegas fece il “provolone” con la Boschi. Il “provolone” è una fantasia della Boschi? No perché lei è stata sufficientemente accorta da conservare gli sms con Vegas. Naturalmente anche quello in cui gli rispondeva che era disposta ad incontrarlo in CONSOB. L'imbarazzato silenzio calato sull'episodio fa sospettare che il “provolone” l'abbiano fatto in più di uno e ora si sa che gli sms non vengono cancellati.
Altro che dimettersi e ritirarsi, tutte le donne con un po' di sale in zucca, di qualsiasi fede politica, dovrebbero votare per lei, insieme a tutti gli uomini che si riempiono la bocca di femminismo e che da quando si è diffusa la moda dell'outing a proposito delle molestie sessuali, sembrano essere la stragrande maggioranza. Purché non si sentano minacciati da sms fuori controllo, che in questo caso sono stimolati ad essere molto più determinati nella persecuzione. 
Alle scorse elezioni Maria Elena Boschi si è presentata nel collegio di Arezzo. La sua preoccupazione sulle sorti della Banca Etruria è assolutamente giustificata dalla sua qualità di Deputato di un collegio elettorale dove hanno impatto rilevante le attività orafe.
Sarebbe assurdo che un membro del Governo fosse obbligato a non svolgere i compiti per cui è stato eletto deputato, cioè la cura degli interessi di tutta la comunità e compatibilmente quelli del collegio in cui è stato eletto. Maria Elena Boschi, non facendo mai alcuna pressione, si è comportata con coraggio e correttezza nello svolgimento del suo mandato. Gli unici che dovrebbero vergognarsi e trarne le debite conseguenze sono coloro che hanno montato e continuano ad alimentare una indegna polemica nei suoi confronti molto spesso nascondendosi dietro miserabili cavilli.
«L'impatto sistemico del caso Boschi sui problemi delle banche italiane, se non fossimo già in campagna elettorale, sarebbe pari a zero» conclude per noi Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Banche.
Giancarlo Trigari