Metropolitana: la colpa è solo nostra

Sono cambiate cinque Giunte provinciali e quattro Governi, sono passati quattro mandati di Formigoni alla Regione Lombardia. Ogni volta che ci sono le elezioni amministrative, ma anche quelle politiche, il fantasma della Linea 3 fino a Paullo riappare, echeggiando nel verbo dei candidati sia di Destra che di Sinistra; nessuno escluso. Eh già, oggi siamo ancora qua a parlarne, ma di metropolitana neanche l’ombra. Pensate, stanno finendo il raddoppio della Paullese, con l’interramento della rotonda di Pantigliate - Mediglia, hanno dato il via alla costruzione della TEM, ma ancora una volta la speranza di vedere la metropolitana affoga dietro alla marea di stupidaggini che i politici di turno utilizzano per giustificare la mancata esecuzione dell’opera. La Corte dei conti prima, il CIPE poi, il Governo prima e dopo, la Regione che se ne infischia, i Sindaci del nostro territorio che si preoccupano solo del proprio orticello non danno segnali che la metropolitana sia una cosa certa. Dopo 15 anni, l’unica cosa certa che avremo in più sarà il traffico della Tangenziale Est esterna. Se avessimo più senso civico e se pensassimo seriamente a cosa lasceremo ai nostri figli, ecco che non uno di questi Amministratori millantatori sarebbe rieletto. Cosa ci voleva con il raddoppio della Paullese, a pensare anche alla posa dei binari per la metropolitana? Molti politici si nascondono dietro il simbolo “Ecologia”, ma la tematica ambientale, in realtà, per loro è soltanto strumentale; basti pensare ai rappresentanti di Associazioni ambientaliste che, pur essendo di Peschiera, neanche si sono presentati alla manifestazione indetta dal Comitato No Tem – Sì Metro del 30 aprile, che si è svolta sulla Paullese. È solo un esempio di quelle che sono contraddizioni tutte italiane: quando si tratta di organizzare maree “viola” contro il Premier, tutti scendono in piazza, ma difendere l’ambiente che ci circonda è quasi sempre un dovere che deleghiamo agli altri… svegliamoci, le tematiche ambientali devono diventare discussione seria, per tutte le parti sociali.

Giulio Carnevale