Senso della leadership

Il vero leader deve essere sempre pronto a dividere con gli altri le gratificazioni derivanti dai successi, perché sa che appartengono anche al gruppo, così come deve farsi carico delle sconfitte

In ognuno di noi esistono potenzialità spesso inespresse che soltanto un’educazione famigliare attenta, una scuola formativa e un impiego polivalente possono risvegliare. Queste tre componenti sono importanti per permettere di attivare le virtù che dovrebbero consentire a ognuno di noi nella propria sfera personale di esercitare la leadership. Essa si manifesta, infatti, quando coloro che dipendono da un capo ne percepiscono i valori positivi espressi dal suo coraggio, dalla sua creatività, dal suo grande dinamismo. Questi valori si riconducono a quella che è la culla del rapporto umano, cioè alla famiglia e quindi al rispetto del prossimo e all’amore per se stesso. Non ci può essere leadership che non contempli il rispetto per i propri collaboratori: può capitare qualche volta di alterarsi, ma non deve capitare di non comprendersi. Allo stesso tempo, la vera leadership, si esprime attraverso l’esercizio dell’umiltà e l’educazione. L’umiltà nell’affiancare i propri collaboratori e dimostrare loro che è la capacità l’elemento distintivo e non il grado di funzione. Molte aziende oggi sono infarcite di dirigenti da retrovia; io credo in coloro che hanno prestato servizio in molte guerre, ossia i veterani, che hanno provato sul campo ciò che trasmettono. Si potrebbe obiettare che i veterani potrebbero non essere aggiornati, ma per l’aggiornamento c’è la formazione che dura tutta la vita. L’educazione, altro fattore fondamentale e distintivo nell’ambito del lavoro, molte volte è inversamente proporzionale alle dimensioni della funzione. Mostrando rispetto per i collaboratori, che si esercita nel capire le loro esigenze, prima di tutto come persone, si ottiene automaticamente credibilità e fiducia, elementi fondamentali per il successo del team. La vera leadership necessita di un grande senso di responsabilità. Il vero leader deve essere sempre pronto a dividere con gli altri le gratificazioni derivanti dai successi, perché sa che appartengono anche al gruppo, così come deve farsi carico delle sconfitte, perché, scaricando sugli altri le proprie responsabilità, si finisce per indurli a difendersi e a reagire piuttosto che a agire. Un leader deve avere anche un atteggiamento mentale positivo, infatti se un leader deve affrontare un grosso problema, magari molto demotivante, c’è un principio che deve sempre rispettare: non deve mai rinunciare. L’approccio giusto per affrontare le avversità è quello di aggredirle da più direzioni fino alla vittoria. Un leader deve incidere anche sull’ambiente di lavoro, la qualità dell’ambiente di lavoro influisce anche sul successo dell’azienda e la qualità dell’ambiente si basa sul rapporto di fiducia reciproco esistente tra i leader e i collaboratori. Per questo motivo il modo in cui la leadership è esercitata costituisce un elemento fondamentale nel determinare la creazione di un ambiente di lavorativo eccellente e di conseguenza i buoni risultati. Un leader deve essere capace di influenzare gli altri e per fare ciò l’esempio non è la cosa più importante ma l’unica strategia di successo. Una ulteriore componente importante è l’assertività cioè la capacità di difendere fermamente le proprie opinioni e i propri valori, essere assertivi significa essere liberi di assumersi la propria responsabilità. Il leader assertivo è colui che loda o critica i suoi collaboratori nell’intento di farli crescere.
Moreno Mazzola
“Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte” – E. A. Poe