Una domenica di protesta per i lavoratori aderenti a USB Logistica a Mondo Convenienza di San Giuliano Milanese |Video|

Gli operai denunciano sfruttamento e paghe da fame con un presidio rumoroso presso il punto vendita di San Giuliano Milanese: «Ci fanno trasportare mobili fino all'undicesimo»

Domenica 3 novembre, un gruppo di lavoratori di Mondo Convenienza aderenti al sindacato USB Logistica ha dato vita a una clamorosa protesta presso lo showroom di San Giuliano Milanese. L’evento ha attirato l’attenzione non solo per il nutrito presidio esterno, ma anche per un’irruzione pacifica e rumorosa all'interno dello spazio espositivo, sollevando la questione del trattamento e delle condizioni lavorative all'interno del colosso della distribuzione di mobili e complementi d’arredo.
Il volantino distribuito ai numerosi avventori dell'esposizione

Il volantino distribuito ai numerosi avventori dell'esposizione

I lavoratori lamentano turni massacranti, con giornate lavorative che si protraggono fino a 12-14 ore, inclusi i fine settimana, per una paga considerata "da fame". Secondo USB Logistica, gli operai, impiegati principalmente come montatori, sono costretti a svolgere 44 ore settimanali, a fronte delle 39 previste dal contratto, con straordinari che vengono riconosciuti solo a partire dalla 45ª ora, traducendosi in cinque ore di lavoro non pagate.
L'irruzione pacifica nello show room

L'irruzione pacifica nello show room

Oltre a questo, la denuncia si concentra sui livelli di inquadramento professionale: «I più bassi della logistica, con progressioni di carriera che avvengono raramente o sono inesistenti», affermano i manifestanti. Le accuse includono anche la misteriosa scomparsa di ore lavorative dalle buste paga, un fenomeno che, secondo il sindacato, si è protratto per anni e che solo di recente, dopo numerose battaglie sindacali, avrebbe iniziato a essere rettificato.
Lo striscione che denuncia la situazione dei lavoratori al'interno della struttura di vendita

Lo striscione che denuncia la situazione dei lavoratori al'interno della struttura di vendita

La protesta ha anche puntato il dito contro un accordo firmato da CGIL, CISL e UIL, descritto come "fuffa" dagli operai, che prevede il pagamento dei montatori solo al 90% del totale per il lavoro svolto, una misura che incide direttamente sul reddito dei lavoratori. «ECCO DOVE STA LA CONVENIENZA IN MONDO CONVENIENZA: ESSA PROVIENE DALLO SFRUTTAMENTO SCHIAVISTICO DEI LAVORATORI», recita un volantino distribuito durante il presidio.

La mobilitazione dei lavoratori non si limita a una semplice denuncia, ma si configura come un appello alla solidarietà della clientela e dell’opinione pubblica. Gli operai chiedono un gesto di sostegno per ribadire che «non vogliamo essere schiavi». Il sindacato USB Logistica rivendica con forza una lotta di civiltà che, affermano, è necessaria per contrastare un sistema che alimenta le disuguaglianze e calpesta la dignità di chi lavora.

La manifestazione ha trovato eco anche sui social network, dove sono stati condivisi video e immagini dell’evento, rendendo ancora più visibili le richieste di questi lavoratori e accendendo un dibattito sulle condizioni lavorative in Italia, specialmente nel settore della logistica e della grande distribuzione.

Giulio Carnevale