Botta e risposta con la Redazione sull'affaire Bellaria riguardo il parere dell'Asl e sull'intera vicenda

Caro Zanardi, ho letto il suo pacato articolo sul caso Bellaria e sono in parte d’accordo. Solo in parte.
Premetto che il titolo riportato in prima pagina sul numero corrente di 7giorni è totalmente falso. L’ASL non ha proprio ribadito un bel niente. Il suo giornale (come il fratello “Quindici”) dà una notizia infondata e falsa e spero che il titolista non fosse in possesso del documento della ASL, ma si sia fidato delle parole del sindaco: superficialità e pessimo giornalismo, ma non malafede.

Non verificare (come spesso fate) le affermazioni del Sindaco (o di chi per lui) - il quale, notoriamente, spara a zero, dandosi sempre ragione - squalifica il giornale (ma tant’è, se la finalità di 7giorni non è informare). Le riporto - dando per scontato che non ne sia a conoscenza - quanto scrive l’ASL nel documento ufficiale (datoci per altro dallo stesso sindaco): “In riferimento all’oggetto, esaminata la documentazione cartacea fornita, premesso che non (in neretto nell’originale) è nelle competenze della scrivente ASL l’espressione di parere rispetto all’abitabilità... Tenuto conto della presenza di problematiche legate alla sicurezza dei residenti, (accenna all’inquinamento acustico che è affidato all’Arpa e alla quantità di perossidi dichiarati da Mapei), conclude: “Si invita pertanto codesta amministrazione a richiedere “una verifica del terrapieno esistente” (come suggerito dall’ingegner Barone) e ad adottare i provvedimenti ritenuti più idonei ad eliminare i rischi sopra descritti con la necessaria urgenza derivante dall’occupazione degli alloggi.
Non dice nulla sull’abitabilità, piuttosto invita il sindaco ad agire presto, senza limitarsi a non concederla. Ma come si è più volte constatato, il sindaco sta a priori con Mapei, appellandosi lui pure continuamente al fatto che Mapei stava lì prima. E non si pone il problema che Mapei non può imporre servitù sulla proprietà altrui (quel terreno) senza aver mai fatto un formale accordo col proprietario e senza, perciò, pagare “dazio”.
Tornando al suo articolo, ammetto che, col senno di poi, forse non avrei acquistato lì casa. Col senno di poi, però. Perché né io né altri acquirenti siamo stati così sprovveduti. Ci siamo preventivamente informati, anche presso gli uffici comunali addetti. Tutto OK. Niente perossidi e l’allora fonte di rumore silenziata. Mapei è a rischio Seveso 2 nel senso che potrebbe inquinare il sottosuolo con le sue lavorazioni. Un corso d’acqua a rischio è stato spostato.
Tutto cambia quando cambia la giunta. Ecco i perossidi, ecco il rumore delle strade.
Non sapendo chi abbia torto e chi ragione, se la vecchia giunta o la nuova, ma volendo conoscere come stanno effettivamente le cose e pretendendo che qualcuno dica una parola definitiva, ho presentato, anche a nome del comitato acquirenti, un esposto alla procura di Milano e a quella di Lodi. Speriamo che indaghino, facciano chiarezza verificando se ci sono responsabilità e di chi. Visto l’andazzo di tantissimi politici di ogni livello, preoccupati del proprio portafoglio prima e più che del bene comune ed essendoci in ballo un mucchio di milioni, qualche interrogativo sorge spontaneo. Che indaghi la magistratura e verifichi chi ha sbagliato, incassato o altro.
È vero, i danneggiati rischiano di essere, forse i piccoli costruttori, certamente gli acquirenti. Sprovveduti? Come sono stati sprovveduti coloro (e sono moltissimi) che hanno acquistato casa anni fa vicino alla Paullese. Chi ne ha autorizzato il raddoppio invece di costruire la metropolitana? Il rumore è ora insopportabile, soprattutto ai piani alti. Colpa di chi ha comperato anni prima la casa? È vero, ora vale meno.
Enzo Casati, Peschiera Borromeo

 

Gentile sig. Casati, La ringraziamo per la testimonianza e per gli elementi sulla vicenda che aggiunge assolvendo al compito di informare. Compito al quale, secondo Lei, 7giorni ha abdicato. Il Suo accalorato attacco nei confronti del nostro lavoro ci appare confuso: fa riferimento all’editoriale di Davide Zanardi (che per definizione è un’opinione) per passare al titolo della prima pagina e spostarsi, senza mai citarlo, all’articolo a pagina 8 a firma Carnevale.
Rispetto al titolo in prima pagina sottolineiamo che l’Asl, riprendendo il parere di altri (tecnici), ribadisce (come correttamente scritto nel titolo) che il sito è pericoloso in caso di esplosione.
Cosa che ogni lettore può valutare autonomamente leggendo il documento Asl pubblicato sul nostro sito (www.7giorni.info/doc/ASLprot13918.pdf)
Il titolo prosegue con: “Rilasciare l’Agibilità senza mitigazioni è impossibile”: questo è il pensiero del Sindaco, come riportato nell’articolo a pagina 8 (peraltro non di Zanardi). La Redazione ritiene di operare al meglio in una materia assai complessa nella quale le uniche voci alternative a quelle dell’Amministrazione sono quelle degli acquirenti. Comprendiamo il suo stato d’animo sulla vicenda. Ci dispiace che i nostri lettori non possano conoscere anche il punto di vista di tutti gli attori in causa, infatti costruttori e Mapei tacciono.
La Redazione