Metropolitana fino a Paullo con i bus elettrici: le perplessità di un lettore di 7 giorni

Un cittadino ha scritto alla nostra redazione a seguito della più recente ipotesi avanzata riguardo il prolungamento della metropolitana, che prevedrebbe autobus elettrici in corsia dedicata

L'estate è al termine, ha fatto un gran caldo e finalmente in questi giorni le temperature sono calate, ma a quanto pare le alte temperature hanno lasciato comunque degli strascichi, viste le idee balzane che vengono in mente a certi soggetti politici.
Pare che a Milano, il centrosinistra, ma non solo, accolga al suo interno dei politici che hanno una fertile fantasia, dei sognatori senza limiti. Tant'è che prima la vicesindaco dell'area metropolitana si è sognata la strada per far viaggiare gli autobus verso Segrate, ora l'assessore Granelli che immagina la metropolitana fatta con la filovia (i mezzi su gomma alimentati dalla linea aerea elettrica si chiamano filobus, in caso non lo sapesse).
Mi chiedo se si tratti di una maledizione che grava sul territorio del Sud-Est milanese. So solo che se fossero iniziati i lavori di prolungamento della M3 soltanto alla metà degli anni che sono trascorsi a sentire discorsi vacui, aria fritta, la tratta da San Donato a Paullo e oltre sarebbe stata già finita e in uso a tutti i cittadini.
La storia dei costi esagerati e pertanto bocciati dalla Corte dei Conti andassero a raccontarla a chi crede alle favole, come pure il fatto che la linea fatta su sede protetta possa sostituire in tutto per tutto le capacità e la comodità di una linea su ferro, ma che verrebbe a costare meno e quindi sarebbe finanziabile. Perchè non proviamo invece a far progettare la tratta a una società diversa da ATM? Magari potremmo avere delle sorprese… Oppure perchè non fare in modo che la linea esca subito in superficie? E se per fare ciò essa dovrebbe girare al di fuori di Peschiera Borromeo, mi dispiace ma peggio per loro, avrebbero potuto anche non far costruire a ridosso della paullese in modo così scriteriato: vedremmo così i costi abbattersi e l'opera diventare realizzabile.
Per non parlare poi della paventata interconnessione con l'altra “cavolata”, pensata e realizzata, la TEEM: come si può pensare di riuscire portare fino a San Donato qualche migliaio di utenti, tenendo conto che un filobus porta al massimo 50/60 passeggeri, una metropolitana leggera ne trasporta almeno 400, ancora di più un convoglio della M3.
E chi è quel poveraccio che per arrivare al centro città si sobbarcherebbe il costo di lasciare l'auto a 15 Km di distanza, prendere prima un filobus e poi una metropolitana, sempre che debba andare in centro? Se poi deve prendere altri due mezzi sta bello fresco, passa la vita a passare da un mezzo all'altro.
Penso che questi personaggi che si sono dati alla politica potrebbero anche dedicarsi ad altro, visto che a quanto pare non vivono nella stessa dimensione spazio-temporale dei cittadini che, ahimè, li hanno votati, tant'è che non conoscono i disagi che i cittadini devono affrontare giornalmente. Basta vedere che per loro dobbiamo darci tutti al ciclismo, facile soluzione eco-utopista per ridurre l'inquinamento. Sarà anche vero (ma non mi fido) che il 44% del PM10 è provocato dalla circolazione veicolare, ma è il restante 56% che mi fa pensare che in fondo non è colpa delle auto. Mi aspetto che tra poco venga fuori un altro pensatore eccellente che proponga addirittura la “metrobicitana”, ovvero la metropolitana a pedali, tanto a noi poveri e vessati cittadini tocca sempre pedalare mentre i politici pensano certe eccelse soluzioni comodamente seduti sulle loro morbide cadreghe.

Paullo, 08/09/2017
Cesare A.