«Vacciniamoci tutti senza paure, senza dubbi senza se e senza ma, facciamolo in memoria degli 80 mila italiani che non ci sono più»

Pubblichiamo un accorato appello che un’insegnante, mamma di due figli, ha voluto condividere con i nostri lettori dopo una lunga convalescenza dovuta al contagio da Covid 19

Foto di repertorio

Ebbene, a 45 anni da Donna dinamica, madre di due figli adolescenti e, realizzata professionalmente, mi sono ritrovata a combattere una delle battaglie più dure che mai avrei pensato di dover affrontare: a metà novembre mi sono ammalata di Covid 19 e, credetemi sono stati momenti difficili sia per il corpo che per l'anima. Questo "maledetto" è subdolo virus ti annienta, prima fisicamente e poi anche psicologicamente, a causa dell'estrema solitudine che ti costringe a vivere. Ti ritrovi da sola dentro quattro mura. Anche quando pensi de essere guarita perché il tampone risulta essere negativo, non torni immediatamente nel pieno delle tue forze, non torni ad essere quella che eri prima. Ecco perché è importante fermarlo prima che lui fermi completamente noi. Di guai ne ha già combinati abbastanza: imprenditori rovinati, commercianti sull'orlo del fallimento, altri costretti a chiudere le proprie attività, soglia della povertà arrivata ai minimi termini e la lista potrebbe essere molto più lunga. Inoltre, purtroppo, questo virus ha avuto la meglio anche sulla scuola, sulla socialità dei nostri ragazzi costretti a non vivere più la loro quotidianità, il bello del ritrovarsi, il bello di uscire con i propri amici. Può cambiare tutto ciò? Potremmo tornare mai ad una pseudo normalità? Io credo di sì ma è necessario l'impegno di tutti di noi. Oggi, per fortuna un'arma per combatterlo c'è stata fornita, sta a noi decidere se utilizzarla oppure no. Il vaccino è stato creato, c'è, ed è nostro preciso dovere proteggerci e proteggere i nostri affetti. Sembrerà banale ma se ognuno di noi facesse la propria piccolissima parte, sono sicura che presto potremmo ritornare alle nostre vite, quelle vite belle, fatte di abbracci condivisioni, pranzi, aperitivi, pizzate, cene... Insomma, alla vita. Vita fatta di cose semplici, di normale routine quella che oggi manca a noi tutti.  Per questo dico: vacciniamoci tutti senza paure, senza dubbi senza se e senza ma, facciamolo in memoria degli 80 mila italiani che non ci sono più, facciamolo per salvare il nostro Paese. insieme possiamo!
Barbara Tornatore