In risposta alla lettera del Segretario della Lega Nord peschierese

Il PD locale, ma vale anche per il nazionale, non ha nel suo Dna né aggressività né provocazione, ma certamente una visione diversa rispetto alla Lega Nord per quanto riguarda solidarietà, socialità, legalità, senso di unità, servizio ai cittadini, ecc… Non sono mai stati i tanti Segretari del PD a usare parole offensive verso chiunque (patria, bandiera, immigrati, avversari politici) bensì proprio i leghisti (Bossi, Calderoli e Borghezio su tutti). Ma entriamo nel vivo del confronto. Il PD locale ha organizzato il 12 marzo una serata con il giornalista/scrittore del Corriere della sera Aldo Cazzullo il cui ultimo libro “Viva l’Italia” trattando i tre momenti fondativi del nostro Paese: Risorgimento, Prima guerra mondiale, Resistenza, mette in evidenza i fatti eroici per i quali tutti dovremmo essere fieri di essere italiani. Tra i mille garibaldini, i giovani bergamaschi erano in maggioranza, nella Prima guerra mondiale, la prima e la seconda linea del fronte erano nelle Alpi e le Prealpi e tantissimi meridionali hanno combattuto quella guerra che certo non li riguardava per niente. La Resistenza si è svolta al Nord: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, ecc… Questi fatti vengono raccontati da due bravissimi attori del teatro di Verona, dallo stesso scrittore e da filmati. La prima rappresentazione è stata a Verona e ha raccolto il compiacimento del sindaco Tosi. Per tale evento sono stati invitati il sindaco Falletta e tutto il Consiglio comunale, ma nessuno di loro ha ritenuto di partecipare. La sala Mazzola era strapiena di cittadini anche di destra, lo spettacolo ha emozionato ed è stato molto partecipato e applaudito. Facchi sostiene che non ci fosse la presenza di un relatore che si rifacesse all’anima federalista del Risorgimento. Al segretario Facchi è forse sfuggito che si trattava di uno spettacolo e non c’erano relatori di qualunque parte politica. Se avesse visto lo spettacolo, forse avrebbe potuto dare un giudizio più sensato e sereno. L’Unità d’Italia non toglie nulla al federalismo. Negli USA o in Germania (Stati federali) cittadini, politici e atleti quando suonano l’inno nazionale portano la mano destra al cuore e cantano il loro inno, in Italia no! Nel nostro Paese vige il campanilismo, le rivalità non sono solo tra Nord e Sud, non sono solo tra regioni o tra provincie o tra paesi ma addirittura tra quartieri della stessa città, tra due squadre diverse della stessa città; per fortuna non c’è il pensiero unico, le diversità possono essere una ricchezza. Le industrie del Nord sono state alimentate dalla mano d’opera del Sud. Le intelligenze sono state e sono tanto al Nord quanto al Sud. A Enna c’è il palazzo di Lombardia costruito da mercenari lombardi che combattevano tra il 1200 e il 1300 al servizio dei vari signorotti e che alla fine si sono stabilirono là. Il 27 novembre 1237 (61 anni dopo la battaglia di Legnano) a Cortenuova, nei pressi di Bergamo, Federico II re di Sicilia e nipote del Barbarossa sconfisse e annientò la Lega Lombarda; ci furono diecimila morti e l'umiliante cattura del Carroccio sul quale trascinò prigioniero il podestà di Milano Pietro Tiepolo. Nella battaglia di Cortenuova si distinsero anche le città di Bergamo e Mantova che, tradendo il giuramento di Pontida, si schierarono con l'Imperatore. La Padania non è mai stata una entità nazionale, è una invenzione della Lega. Le regioni del Nord sono state terre di conquista prima dei romani e poi di tutte le orde barbariche venute dal Nord Europa. Segretario Facchi, di cosa sta parlando? Massimo Cacciari, filosofo e politico stimato, ha una opinione sua personale (seppure apprezzabile) non è quella di tutto il centro sinistra. I nostri manifesti non creano confusione, odio, rissa locale, informano i cittadini dei pessimi dati economici in cui la Lega e il PDL hanno portato l’Italia: debito pubblico e disoccupazione alle stelle (anche nel varesotto, nel bresciano e nelle valli bergamasche), la crescita del Pil molto al di sotto della media europea, il Parlamento che si occupa esclusivamente delle leggi salva Berlusconi. La verità è che la Lega si è insediata a Roma con molti parlamentari che hanno doppi incarichi e quindi doppi stipendi, sono al governo ma al Nord urlano ancora contro Roma (un po’ di coerenza non guasterebbe). Il nostro manifesto dice proprio questo, non offende persone. E poi, quasi tutte le forze politiche sono favorevoli al Federalismo e il PD per secondo (dopo la Lega), ma perché invece di adottare regole condivise volete fare un Federalismo a dispetto e senza tenere conto delle proposte/idee degli altri ? Berlusconi è un premier che divide e questo è un guaio per l’Italia. Berlusconi ha bisogno di Voi e Voi siete schiacciati su Berlusconi, chissà se alla lunga questa politica pagherà! Grazie.