«Meno social e più socialità, torniamo ad animare gli spazi verdi di Peschiera Borromeo con il vocio entusiasmante dei nostri bambini»

Un lettore di 7giorni ci scrive, chiedendo al Direttore di farsi carico di sensibilizzare la politica cittadina affinché torni ad investire su giochi e sulle attrezzature ludiche nei numerosi parchetti presenti

Il collage di immagini inviato dal nostro lettore Davide Lauretta

Gentile Direttore, mi appello al suo giornale per rendere pubblico un amaro sfogo nei confronti di chi ha amministrato il Comune di Peschiera Borromeo in questi anni.
Ci vediamo dopo al parchetto! Quanti di noi hanno detto questa frase, centinaia di volte? Abbiamo passato giornate a dondolarci sulle altalene o a rincorrere un pallone con gli amici d'infanzia. Abbiamo vissuto numerose serate a giocare a nascondino o a guardie e ladri. Per noi il parchetto era un luogo famigliare, che da adolescenti si è trasformato nel centro del nostro mondo. Ci davamo appuntamento al parchetto: «Ci si vede li» dicevamo. Stavamo ore e ore a chiacchierare raccontandoci di tutto: le nostre avventure, i nostri primi amori, i timori per l’interrogazione del giorno dopo. Era un rifugio dove andare nelle giornate storte, senza avvisare nessuno, senza inviare un messaggio, ne fare una chiamata. Arrivavo e sicuramente un amico che mi ascoltava lo trovavo: sole, pioggia, neve o vento, al parchetto, c’era sempre qualcuno! Dove prima si trovavano numerose compagnie, in quei piccoli parchetti di Peschiera Borromeo disseminati in ogni frazione, ora appare desolazione, giochi ludici rimossi, cura del verde approssimativa, sporcizia, e qualche volta anche discariche per materiali di risulta. Mi sono chiesto se in altri spazi verdi della città, la situazione fosse migliore, e se la sicurezza degli utenti fosse garantita. Purtroppo no! Nel parchetto di Canzo esempio, a pochi metri da dove corrono i bambini, senza nessun tipo di recinzione, sfrecciano tir e furgoni! Per non parlare delle panchine in pietra rotte, che insieme alla pavimentazione sconnessa mettono in pericolo l’incolumità dei bambini che lo frequentano. L’unico parco giochi superstite tra i numerosi parchi attrezzati che erano in via Matteotti, si presenta con giochi fatiscenti in una condizione precaria dal punto di vista della vivibilità. Ci sono aree delimitate da espedienti provvisori, nelle quali fuoriescono spuntoni di metallo dal terreno e sono depositate macerie di vario tipo provenienti dai numerosi cantieri cittadini che paiono non finire mai. I giardini comunali e i parchi giochi sono senza decoro. Fra la Coop di via Moro e il Cinema Teatro De Sica c’era una area ludica che è stata rimossa da anni, insieme ai giochi c’era anche dell’arredo urbano rimosso anche quello. Quell’area era frequentata da numerose famiglie perché il traffico veicolare è quasi assente e quindi dava garanzie in termini di sicurezza. Mezzate, Linate, Bettola, Mirazzano la situazione si ripete, il degrado ha preso il sopravvento, sulla programmazione e sull’attenzione rivolta alle famiglie. Non regge più neanche la scusa che il vandalismo provoca ingenti danni e scoraggi nuove installazioni d'impianti ludici, perché oggi Peschiera Borromeo potrebbe difendere gli investimenti rivolti a bambini e adolescenti tramite l’installazione della video sorveglianza, in modo da punire eventuali abusi. Meno social e più socialità, rimettiamo al centro uno sviluppo armonico, torniamo ad animare gli spazi verdi di Peschiera Borromeo con il vocio entusiasmante dei nostri bambini. Questa pandemia ci è costata molto, riappropriamoci degli spazi urbani, torniamo a investire sul futuro del paese e della nostra bella città. Voi che disponete di un mezzo di comunicazione seguito e autorevole, fate vostro il mio sfogo, stimolate una nuova visione di città. Ne abbiamo bisogno.
Lauretta Davide