Peschiera, "insopportabile rumorosità" in Piazza della Costituzione: «Dalla politica nessuna risposta»

Un cittadino scrive a 7giorni: «Per almeno tre volte abbiamo personalmente scritto al Sindaco, dottoressa Molinari, senza che praticamente nulla sia stato fatto»

Piazza della Costituziione

Piazza della Costituziione

Un duro attacco all'Amministrazione comunale ma anche ai genitori che non vigilano

«Abitiamo sulla piazza della Costituzione a Mezzate, frazione di Peschiera Borromeo. Più e più volte abbiamo riproposto il problema della insopportabile rumorosità proveniente dall'area antistante le abitazioni con affaccio sulla piazza. Soprattutto di notte. Per almeno tre volte abbiamo personalmente scritto al Sindaco, dottoressa Molinari, senza che praticamente nulla sia stato fatto per tentare di risolvere il problema. A parte una prima vaga promessa di intervento, alle successive nostre mail non è stato dato alcun riscontro fatti salvi due minuscoli cartelli di divieto del gioco del pallone e di schiamazzi dopo le ore 22. Non vogliamo attaccare la politica della giunta ma eravamo sul balcone della medesima piazza quando, in campagna elettorale, venne, tra gli altri, il futuro sindaco a parlare. Le promesse le abbiamo sentite, eccome: trasparenza, impegno per una città più vivibile, attenzione per le esigenze dei cittadini.
Nel nostro piccolo caso parole al vento prive anche del minimo conforto di una risposta scritta alle nostre reiterate segnalazioni e richieste di una soluzione. Da quando abitiamo sulla piazza della Costituzione abbiamo visto solo una volta i vigili urbani intervenire per eseguire opera di prevenzione sui ragazzi che, dalle dieci di sera sino alle due/tre di notte schiamazzano con motorini rumorosissimi, pallonate, musica ad alto volume, urla, schiamazzi, bestemmie. Da qualche tempo, infine, a gruppetti e senza nessun timore di creare disagio a chi sta loro intorno, si attardano nottetempo a fumare spinelli. A quando qualcosa di più...pesante?
Abbiamo il timore che questa escalation sia frutto di una sottovalutazione del problema da parte della politica, ma non solo. Genitori che delegano alla scuola non solo il carico formativo ma anche quello educativo, che fanno fatica ad essere presenti nella vita dei figli adolescenti e che preferiscono non sapere piuttosto che indirizzare e correggere i loro comportamenti».
Roberto Pons