In risposta all'intervento dell'esponente del CDU Lorenzo Annoni

Caro sig. Annoni,
leggo con orrore la sua dichiarazione su 7 Giorni a lato del fatto di cronaca che ha colpito Peschiera nella notte tra venerdì e sabato scorsi.

Lettere alla redazione

Lettere alla redazione

Già dal titolo avevo intuito il tono della sua dichiarazione, (puoi leggerla qui) ma leggendo mano a mano le sue parole, mi sono convinto che siano un bel mix di luoghi comuni e di populismo da quattro soldi. Mi stupisce che lei si sia candidato con un partito di ispirazione e matrice Cristiana, perché le sue parole di cristiano hanno ben poco, mi sembrano uscite dalla bocca di un Salvini o un Borghezio qualunque.
Premetto, a scanso di equivoci, che non voglio difendere i malviventi, che dovranno rendere conto alla giustizia (chi è ancora in vita) e a Dio (gli altri due), ringraziando il cielo che nell’incidente siano rimasti coinvolti solo loro e non le forze dell’ordine che li stavano inseguendo, o ancora peggio altre persone che nulla centravano con la rapina o l’inseguimento. Però, devo farle notare che già dall’inizio della sua dichiarazione ci si può rendere conto di quanto le sue affermazioni siano sconclusionate: lei parla di immigrati (sottintendendo clandestini), quando in realtà queste persone erano Rom (volgarmente chiamati Zingari), che guarda caso hanno in maggioranza la cittadinanza italiana (le metto una fonte, tra l’altro un sito loro), quindi sarebbero difficili da rimpatriare essendo già in patria.
Dopo questo esordio, di grande effetto sul popolo bue, ma scricchiolante per chi lo riguarda con maggior attenzione, lei propone un’altra perla: “si assiste quotidianamente all’ampliamento di quella fascia di immigrati che non dispone di mezzi per sostenersi: nella migliore delle ipotesi – dice – queste persone finiscono per ricoprire ruoli sottopagati e precari”, come se la colpa fosse loro, e non dei datori di lavoro, per la maggior parte italiani, che si vedono costretti a ricorrere agli stranieri in primis perché molti lavori gli italiani non vogliono più farli (vedi per esempio il muratore o il panettiere), e a seguire perché costano di meno, in quanto possono essere sottopagati e maltrattati lavorativamente poiché non hanno sindacati. Lei pensa forse che se a qualcuno di questi stranieri venisse offerto un contratto serio, pagato a modo, magari con la possibilità di essere regolarizzati, non accetterebbero? Preferirebbero forse rimanere in quella condizione? Eppure, al datore di lavoro fa comodo avere uno straniero che lavora e viene pagato poco, e mai regolarizzato. Immagino che lei sappia che la maggior parte di incidenti nei cantieri, occorsi ad extracomunitari, avviene al primo giorno di lavoro... se non lo sa, vada a chiedere alle ASL o all’INAIL... se vuole le spiego anche il perché: non certo perché al primo giorni si è imbranati... il motivo è che il datore di lavoro ha un giorno di tempo per regolarizzare i contratti di lavoro, e così, finché non succede un incidente, il lavoratore non viene regolarizzato. (vedi la fonte)
La terza cosa che le vorrei far notare, caro Sig. Annoni, è che secondo me lei non si rende conto che se queste persone scappano dalla loro terra, dalla loro patria, per venire a cercare fortuna in un posto dove lavorano sottopagati e precari (cit.), forse il motivo è che nella terra di origine le condizioni di vita sono anche peggiori. Quindi il becero populismo fatto di “paghiamogli il viaggio di ritorno”, “sosteniamoli a casa loro”, “formiamoli professionalmente in modo da permettere loro di trovare lavoro a casa propria” non ha molto senso. Se forse facesse un bel viaggio con qualche associazione che si occupa di sviluppo umano nei paesi più poveri, capirebbe cosa le sto dicendo. Come fare per vivere in un posto dove non sai se tiri sera perché non sai cosa mangerai, dove per un sorso d’acqua puoi morire di colera, dove una banale appendicite uccide perché i dottori non ci sono, è difficile da capire per noi europei, gliel’assicuro, per lo meno finché non si va a vedere e a toccare con mano.
Inoltre, vorrei farle notare che la Regione Lombardia, che secondo lei dovrebbe pagare per rimandarli indietro e sostentarli, al momento sta aumentando i ticket sanitari e tagliando i contributi per molte cose, tra cui il trasporto pubblico, visto che di soldi non ne ha, quindi ben difficilmente potrebbe sborsare soldi per questi motivi, quindi forse ha anche fatto i conti senza l’oste.
Mi scusi per essermi dilungato, Sig. Annoni, ma sono molto amareggiato per il fatto che un politico, per di più esponente di un partito di ispirazione Cristiana, possa anche pensare queste cose.
Con cordialità
Gabriele Bedani

1 commenti

Annoni Lorenzo :
Con riferimento alla lettera del sig. Gabriele Bedani, da voi pubblicata on line, rispondo quanto segue: "L'evento di cronaca nera avvenuto a Peschiera è stato solo lo stimolo per comunicare la proposta contenuta nel comunicato, quindi senza entrare in sottili disquisizioni sulla nazionalità e sull'etnia dei cinque coinvolti nell'incidente stradale o più in generale di altri immigrati presenti sul territorio. La proposta di aiuto economico agli immigrati in caso di loro rimpatrio NON è rivolta ai cosiddetti clandestini, ma a quella purtroppo sempre più ampia fascia di immigrati, già stabilmente inseriti nel nostro contesto sociale, che a causa della crisi economica perdono il loro stabile lavoro e non ne riusciranno a trovare un altro, se non solo precario, sottopagato e pro tempore, semplicemente perché di lavoro in giro NON ce ne è! O comunque NON ce ne è abbastanza per tutti quelli che lo stanno cercando! Stando alle recenti previsioni dell'Unione Europea sull'economia italiana per questo anno 2015, pur in presenza di una leggera crescita del PIL, la disoccupazione crescerà ancora fino al 12,8%, il che vuol dire che si aggiungeranno altri disoccupati a quelli che già ci sono in giro! E ciò vale proprio per uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi economica, quello dell'edilizia che è stato citato nella lettera del sig. Bedani come esempio, in parte realistico, di un settore con forte impiego in nero di manodopera straniera... stia tranquillo il sig. Bedani che proprio grazie alla crisi occupazionale nell'edilizia gli immigrati non saranno più sfruttati, ma diverranno disoccupati e quindi privi di reddito! Riguardo ai miei principi cristiani, messi in dubbio dal sig. Bedani, informo che proprio i principi cristiani devono essere la fonte di ispirazione per trovare valide forme di aiuto al nostro prossimo, senza fissarsi a priori sulla validità e la presunta efficacia di alcune di esse, ma anzi lasciandoci guidare dall'azione salvifica dello Spirito Santo, grazie alla cui illuminazione sulle nostre limitate menti si potranno trovare soluzioni oggettivamente valide, praticabili ed efficaci! E soprattutto senza accusare chi propone nuove soluzioni, magari non in linea con quelle della propria parte politica, di essere un aderente, magari mascherato se non addirittura inconsapevole, della Lega Nord! Infine sulle fonti di finanziamento segnalo che il mantenimento qui in Lombardia di persone aventi un basso reddito, in quanto disoccupate o occupate solo precariamente, già grava sui bilanci pubblici e su quelli degli enti assistenziali, perciò si tratterebbe di spostare i fondi da alcune voci di bilancio ad altre! Cordiali saluti al sig. Bedani e a tutti gli altri lettori". | mercoledì 11 febbraio 2015 12:00 Rispondi