Carengione - Muzzetta e Lambro - Addetta, diventano aree naturali: 8326 ettari salvaguardati dalla Legge nazionale sui parchi

Un sì convinto dei Sindaci alla creazione di 8 isole naturali nel Parco Sud., Coldiretti e Confagricoltura lamentano mancanza di ascolto. Lucente: «con questo progetto si colpisce l’agricoltura»

Le sorgenti della Muzzetta, situate tra i Comuni di Rodano e Settala

Le sorgenti della Muzzetta, situate tra i Comuni di Rodano e Settala

Il 12 febbraio 2021. L’Assemblea dei sindaci del Parco Agricolo Sud Milano ha deliberato a grande maggioranza (42 sì, 13 no e 7 astenuti), la creazione di 8 “isole” naturali non comunicanti tra loro (per un totale di 8.326 ettari): Fontanile Nuovo di Bareggio-Bosco di Cusago; Campagna di Buccinasco-Noviglio-Zibido, Zona Umida di Pasturago e corso del Ticinello; Oasi di Lacchiarella e il lago di Basiglio, Lambro e Addetta, Carengione e Muzzetta; Parco dei Fontanili di Rho e Bosco in Città; Lambro Meridionale.
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La tabella riassuntiva del voto pubblicata dall'Associazione per il Parco Sud.

La tabella riassuntiva del voto pubblicata dall'Associazione per il Parco Sud.

In pratica queste aree diventeranno Parchi nazionali e saranno disciplinati dalla Legge quadro sulle Aree Protette” (L. 394 del 6 dicembre 1991), vere e proprie riserve tutelate da stringenti norme. In questi territori sarà vietata la caccia e nuove attività di escavazione, mentre si potranno continuare le attività agricole, anche quelle effettuate con metodi tradizionali. Anzi, con tale istituzione scrive l’Associazione per il Parco Sud «gli operatori agricole all’interno di queste aree naturale potranno più facilmente ottenere finanziamenti pubblici migliorare le colture, come per esempio il biologico o impiantare vegetazione sulle rive delle rogge».

«Ancora una volta un Parco che per definizione è “Agricolo” non tiene in minimo conto la posizione degli agricoltori. Dopo il Comitato tecnico e il Consiglio direttivo, con il voto di oggi anche l’Assemblea dei sindaci del PASM ha disatteso le richieste della grande maggioranza del mondo agricolo milanese contro un’iniziativa calata dall’alto, che porterà ulteriori vincoli all’attività agricola». Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, commenta così l’approvazione da parte dell’Assemblea dei sindaci del Parco Agricolo Sud Milano della proposta di perimetro e del documento di indirizzo per l’istituzione del Parco Naturale su circa 9 mila ettari di territorio.
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La protesta della Confagricoltura e della Coldiretti davanti al Pirellone

La protesta della Confagricoltura e della Coldiretti davanti al Pirellone

«La Regione Lombardia è contraria alla trasformazione di quasi 9.000 ettari del Parco agricolo sud di Milano in area naturale» ha spiegato ieri 16 febbraio  l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, che, oggi, ha ricevuto dai rappresentanti di Coldiretti e Confagricoltura una petizione, firmata da un migliaio di imprenditori agricoli, contro la trasformazione di circa 9.000 ettari del Parco Agricolo Sud Milano in area naturale. «La connotazione agricola del parco – ha aggiunto il membro della Giunta Fontana - è già garanzia ambientale. La presenza di aziende agricole fornisce al territorio una economia sana, è sinonimo di cibo a filiera corta e rappresenta una importante cintura verde per l'area metropolitana di Milano. Non vogliamo arrivare allo scontro istituzionale con i sindaci che hanno sostenuto questa proposta e con la governance del Parco, ma di sicuro questa azione non va bene proprio perché risulta essere divisiva. Regione Lombardia è a disposizione per cercare una mediazione. Auspico la disponibilità da parte di tutti ad ascoltare chi lavora la terra e produce cibo sicuro e di qualità per i milanesi. Parliamo peraltro di una agricoltura sostenibile, multifunzionale, innovativa. Gli agricoltori sono i protagonisti del mantenimento ambientale e paesaggistico del Parco, non la parte da punire»

«Appoggio con convinzione la contrarietà di Coldiretti e Confagricoltura nei confronti del progetto di Parco Naturale - dichiara oggi 17 febbraio Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia -, poco più di 8mila ettari destinati a diventare "aree naturali", portato avanti dal Parco Sud Milano. E non mi stupisco della quantità di firme raccolte in sostegno alle due associazioni di categoria. Con questo progetto si colpisce l’agricoltura, già penalizzata e neanche ascoltata a sufficienza. Anzi, le proposte del mondo agricolo non sono state minimamente prese in considerazione. Purtroppo siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che molte cose non funzionano come dovrebbero all’interno del Parco Sud. Anche per questo sto portando avanti in Regione il mio Pdl per modificarne la gestione e la questione delle “aree naturali” e del poco rispetto verso gli agricoltori mi fanno capire che il cambiamento è la strada da perseguire».