Peschiera, nuovo polo archivistico per gli Uffici Giudiziari a Bellaria: progetto avviato nella scorsa legislatura, nessun avviso alla cittadinanza
La passata amministrazione prima e la nuova poi non hanno informato i cittadini sul futuro urbanistico della loro città. Sull'area della ex areonautica grava un vincolo paesaggistico

I ruideri della caserma dell'areonatutica a Bellaria interessati dal progetto Foto Angelino Gentile
Il Comune di Peschiera Borromeo sarà protagonista di un progetto significativo: la realizzazione di un Polo Archivistico per gli Uffici Giudiziari del Distretto di Milano nell’area denominata “Centro TLC ex I° Telegruppo”. Questo complesso, di proprietà del demanio statale, è ubicato tra Via Oriana Fallaci, Via Indro Montanelli e Via Melegnano, con un'estensione di circa 14.600 mq, comprendente quattro fabbricati attualmente destinati a magazzini e uffici. Il progetto mira a una rifunzionalizzazione e riqualificazione dell’area, con l’obiettivo di conservare archivi storici dei fascicoli giudiziari, risparmiando sulle locazioni passive sostenute dal Ministero della Giustizia.
Tramonta definitivamente l'idea lanciata dall'ex sindaca Molinari di trasfomare l'area in un parco previo accordo con il demanio per riqualificare l'area abbandonata.
Secondo il documento ufficiale dell'Agenzia del Demanio, datato maggio 2024, la conferenza dei servizi decisoria è stata convocata per acquisire i pareri necessari all'approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica. Tale conferenza si svolgerà in modalità asincrona e semplificata, coinvolgendo le amministrazioni competenti. Nonostante l'importanza del progetto, la precedente Giunta, ancora una volta, ha omesso di informare adeguatamente la cittadinanza riguardo a questo cambiamento significativo. Nessun incontro pubblico, nessuna comunicazione ufficiale è stata diffusa per rendere partecipi i residenti della trasformazione che investirà una porzione importante del territorio comunale.
La storia del progetto ha origini precedenti, con la stipula di una convenzione attuativa tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia del Demanio nel dicembre 2022, successivamente rettificata nel marzo 2023. Tale accordo regola i rapporti tra le parti per la realizzazione del Polo Archivistico, e l’Agenzia del Demanio è stata designata come stazione appaltante per tutte le fasi di progettazione fino a quella esecutiva, mentre la Direzione Regionale Lombardia si occuperà della fase esecutiva.
L’area interessata dal progetto, attualmente identificata come "Centro TLC ex I° Telegruppo", è stata classificata come "bosco" dalla Regione Carabinieri Forestale Lombardia e sottoposta a vincolo paesaggistico, a causa della sua rilevanza ambientale. Inoltre, un decreto del Segretariato Regionale per la Lombardia ha dichiarato l'interesse culturale di una parte dell’area, la “Palazzina Alloggi”, situata in prossimità del sito. Nonostante questi vincoli, il progetto procede verso la sua approvazione senza che vi sia stato alcun coinvolgimento diretto dei cittadini.
Il silenzio delle amministrazioni passate e odierne è preoccupante, poiché si tratta di un’opera che, oltre a coinvolgere ampie porzioni di territorio, avrà un impatto considerevole sia a livello ambientale che urbanistico. Non è la prima volta che la scelta delle varie amministrazioni, decidono di non divulgare informazioni cruciali su decisioni di così grande portata. Questo episodio conferma una linea di condotta caratterizzata dalla scarsa trasparenza e dalla mancata partecipazione della comunità locale nei processi decisionali.
A peggiorare la situazione, l'accesso agli elaborati progettuali e ai documenti correlati non è semplice per i cittadini comuni. La documentazione è disponibile solo attraverso una piattaforma di condivisione del Demanio, accessibile mediante posta elettronica certificata, o tramite contatto diretto con i responsabili del progetto. Questa limitazione rende ancora più evidente la volontà di mantenere un basso profilo sulla questione e di non favorire un ampio dibattito pubblico.
Le determinazioni che verranno prese nell’ambito della conferenza dei servizi avranno un impatto a lungo termine sulla cittadinanza di Peschiera Borromeo, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche per le ricadute ambientali e culturali. Il nuovo polo archivistico, che dovrà ospitare fascicoli definiti da oltre cinque anni e fino a trenta, rappresenta una struttura di grande rilevanza, che tuttavia sorge in un contesto paesaggisticamente delicato e caratterizzato da una significativa presenza storica.
Il futuro della città sembra essere deciso nelle stanze chiuse degli uffici amministrativi, senza che vi sia spazio per il confronto con i cittadini. È urgente che la politica locale inverta questa tendenza, garantendo la trasparenza e la partecipazione attiva dei cittadini nella gestione del territorio comunale. Il mancato coinvolgimento della cittadinanza rischia di allontanare ulteriormente i cittadini dalle istituzioni e di alimentare il malcontento verso una politica che appare sempre meno attenta ai bisogni e alle preoccupazioni della comunità locale.
Giulio Carnevale