Approvata la bozza del Piano attuativo dell’Ex Postalmarket, il Sindaco fa chiarezza sul datacenter Microsoft e annuncia la fase delle osservazioni
Peschiera Borromeo, l’assessora Paola Baratelli di “Alleanza Verdi Sinistra“ non ha votato la delibera in giunta. Coden: «Terremo in considerazione il parere di tutti». Annunciata la serata pubblica del 26 ottobre a San Bovio. Scopri i dati tecnici: superficie, oneri di urbanizzazione e opere previste nell'intervento
Mercoledì 9 ottobre, la giunta comunale di Peschiera Borromeo ha approvato la Bozza del Piano attuativo relativo alla realizzazione del datacenter di Microsoft a San Bovio. Questo importante progetto, che ha alle spalle un lungo iter di pianificazione e approvazione, rappresenta un significativo passo avanti per lo sviluppo economico e urbanistico del comune. Il sindaco Andrea Coden ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni, chiarendo i dettagli della delibera e spiegando il complesso percorso che ha portato alla sua approvazione.
È importante sottolineare che questa decisione ha visto l’assessora Paola Baratelli, esponente di Alleanza Verdi Sinistra (AVS), non prendere parte al voto della delibera di giunta che approvava la Bozza del piano attuativo, in seguito ad un documento critico del 8 ottobre, nel quale il gruppo dirigente di AVS chiedeva alla Giunta di procrastinare la decisione, e di aprire un tavolo di trattativa con l’operatore per dar seguito a numerose altre richieste. La scelta ha creato una diatriba politica sia sul metodo che sul contenuto, evidenziando delle tensioni all’interno della maggioranza. Mentre AVS ha espresso perplessità sui tempi e sui contenuti della delibera, altre forze politiche come il Partito Democratico, il Movimento Cinque Stelle e Peschiera Riparte, evidentemente, si sono mostrate tutte d'accordo nell'approvazione.
«La delibera sarà pubblicata ufficialmente lunedì», ha spiegato il sindaco Coden, sottolineando che prima di tale data è necessario mettere in fila alcuni dettagli tecnici. Sin dal suo insediamento, avvenuto a luglio, l’amministrazione comunale ha immediatamente iniziato a interloquire con Microsoft per rispondere all’aspettativa dell’azienda di definire il piano attuativo, un passaggio cruciale dal punto di vista urbanistico, e non architettonico.
Coden ha voluto mettere in luce come questo progetto abbia richiesto un lungo percorso, cinque anni di progettazione e due anni di approvazioni presso il Ministero dell’Ambiente, rendendo essenziale chiudere i tempi nel modo più rapido possibile, anche perché le attività di bonifica dell’area erano già in corso.
Tuttavia, il sindaco ha ammesso che, all’inizio, vi erano delle perplessità in merito all’impatto paesaggistico del progetto. «San Bovio è una piccola bomboniera», ha affermato, e l’idea di avere un insediamento industriale all’ingresso del quartiere non ha subito convinto l’amministrazione. «Quando ho visto i primi rendering, ho pensato: aiuto», ha confessato Coden, ricordando la sua iniziale reazione.
Nonostante queste preoccupazioni, Coden ha lodato l’atteggiamento collaborativo di Microsoft, definendola «un’azienda seria» che si è dimostrata disponibile ad accogliere le richieste del comune. La priorità dell’amministrazione era di integrare il datacenter nel contesto urbano e paesaggistico nel miglior modo possibile, evitando di stravolgere completamente il progetto già avviato dalle amministrazioni precedenti. «Dal punto di vista etico, non sarebbe stato corretto chiedere a Microsoft di stravolgere cinque anni di lavoro», ha dichiarato il sindaco, facendo riferimento agli accordi siglati con le precedenti amministrazioni.
Tra i punti chiave del piano attuativo approvato, Coden ha evidenziato l’importanza di una gestione attenta del progetto architettonico, che verrà supervisionato da un architetto competente per ridurre al minimo l’impatto visivo della struttura. «Il nostro obiettivo è garantire che l’immobile si inserisca armoniosamente nel contesto urbano di San Bovio», ha affermato.
Il sindaco ha poi spiegato che il percorso partecipativo non si concluderà con l’approvazione della Bozza del Piano attuativo. Il 26 ottobre, verrà organizzato un evento pubblico a San Bovio, durante il quale i cittadini avranno l’opportunità di confrontarsi con i tecnici di Microsoft, esaminare il progetto e porre domande. Dal 27 ottobre, inoltre, prenderà il via la fase delle osservazioni, in cui la cittadinanza potrà esprimere pareri e proporre modifiche. «Mi aspetto che ci siano molte domande tecniche da parte dei cittadini competenti», ha detto Coden, precisando che le osservazioni saranno prese in considerazione per la stesura definitiva della convenzione.
Il progetto del datacenter non porta solo vantaggi tecnologici e industriali, ma anche significativi benefici per la città di Peschiera Borromeo. Coden ha annunciato che gli oneri di urbanizzazione, pari a quasi 11 milioni di euro, includeranno opere di miglioramento infrastrutturale per la comunità. Tra queste, la realizzazione di una pista ciclabile ad anello che collegherà il nuovo quartiere delle terrazze con la scuola e la parte commerciale di San Bovio, la riqualificazione del parcheggio in prossimità del bar 23 e l’acquisizione di un immobile da destinare a nuove attività per il comune.
Inoltre, è prevista la creazione di una seconda area cani nella zona delle terrazze, all’interno di un’area che verrà ceduta al comune. «Vogliamo valorizzare al massimo l’inserimento di quest’opera nel contesto urbano di San Bovio», ha concluso Coden, ribadendo l’impegno dell’amministrazione a garantire che il datacenter porti benefici concreti e duraturi alla cittadinanza. Per ridurre al minimo l'impatto visivo del datacenter, Microsoft si è impegnata, su richiesta del comune, a piantare 1.200 alberi sul territorio, parte dei quali verrà destinata proprio all’area circostante il complesso industriale. «Abbiamo chiesto che gli alberi vengano collocati intorno al manufatto per mascherare l'insediamento industriale», ha spiegato Coden, aggiungendo che è stata fatta anche la richiesta di realizzare pareti verticali a verde. «Sostituire il grigio del cemento con delle pareti arboree aiuterà a mitigare l’impatto visivo dell'edificio», ha continuato il sindaco, dimostrando l’impegno dell’amministrazione a preservare l’armonia paesaggistica del quartiere.
L’evento pubblico del 26 ottobre, organizzato presso San Bovio, rappresenterà una fase cruciale di questo progetto. «Non faremo una plenaria», ha precisato Coden, «ma chiederemo a Microsoft di portare diversi tecnici, in modo che ogni cittadino possa avere l’opportunità di fare domande e ricevere risposte dirette su specifici aspetti del progetto». In caso di maltempo, l’incontro si terrà presso il Bar 23, altrimenti verranno montati dei gazebo vicino all’ingresso dell’ex Postal Market, permettendo ai partecipanti di esplorare l’area. «Abbiamo bisogno che i cittadini partecipino, non solo all’evento del 26, ma soprattutto alla fase delle osservazioni», ha ribadito il Sindaco. Il coinvolgimento dei residenti permetterà infatti di migliorare ulteriormente il progetto e di adattarlo ai bisogni della comunità. «Le osservazioni dei cittadini saranno un’opportunità per rispondere in modo concreto alle loro necessità», ha spiegato Coden, invitando la popolazione a cogliere questa importante occasione offerta dalla legge attraverso il piano attuativo.
Coden ha inoltre espresso preoccupazioni riguardo all'alternativa rappresentata da altri tipi di insediamenti industriali, come quelli di tipo logistico, che potrebbero avere un impatto negativo sulla frazione. «Se non si concretizzasse questo progetto, rischiamo di vedere arrivare insediamenti di logistica con un continuo viavai di mezzi pesanti», ha avvertito il sindaco, sottolineando come il datacenter sia un'opportunità molto più sostenibile per il territorio.
Il sindaco Andrea Coden risponde alle domande di 7giorni sull’iter burocratico, le tempistiche e la partecipazione dei cittadini nella fase di osservazione e modifica del piano attuativo del datacenter di San Bovio.
Quindi questa bozza di Piano
attuativo, non è vincolante. Può essere cambiata? Le osservazioni possono
modificarla?
«Esatto, per questo abbiamo scelto di
approvarlo mercoledì in giunta. Ci permette legalmente di aprire la fase di
pubblicazione degli atti e di raccolta delle osservazioni. In base a queste
osservazioni, costruiremo la convenzione definitiva. Questo processo ci
garantisce la flessibilità necessaria per integrare i contributi della
cittadinanza».
Quindi, possono essere modificate anche
le opere pianificate? Ad esempio, la pista ciclabile potrebbe essere deviata?
«Sì, lo confermo. La serietà e la disponibilità di Microsoft sono state fondamentali in questo processo. L'azienda si è detta disposta a risedersi al tavolo per rivedere e concordare eventuali modifiche che rispondano ai bisogni dei cittadini».
Quali sono i tempi tecnici per tutto questo processo?
«Attualmente, abbiamo un mese per il
piano attuativo. Si tratta di 30 giorni, suddivisi in due fasi: 15 giorni di
pubblicazione degli atti e altri 15 giorni per raccogliere le osservazioni».
E dopo questa fase, cosa accade?
«Dopo la raccolta delle osservazioni,
ci saranno 120 giorni per dare risposte a queste osservazioni. A seguire, ci
saranno altri 120 giorni circa per il rilascio del permesso a costruire».
Deve passare al Consiglio Comunale per
l’approvazione definitiva?
«No, non è necessario. Essendo un
piano attuativo conforme al PGT (Piano di Governo del Territorio), non deve
essere approvato dal Consiglio Comunale. Se fosse stato non conforme, avremmo
dovuto portarlo in Consiglio, ma in questo caso basta l’approvazione della
giunta.
Molti cittadini lamentano di non essere
stati coinvolti a sufficienza nel processo decisionale, nonostante Microsoft
abbia pubblicato molte informazioni sul sito del Ministero dell’Ambiente: perché
non è stato adottato un diverso processo partecipativo?
«È una domanda legittima, e capisco le preoccupazioni. Non è una questione di colpe, tantomeno della mia amministrazione che si è insediata solo a luglio. Tuttavia, posso dire che questo progetto ha subito diversi ritardi anche a causa della complessità delle autorizzazioni e dei numerosi enti coinvolti. A volte, fornire risposte definitive è difficile, perché ci si ritrova a dover ritrattare in seguito a nuovi sviluppi o a decisioni di altri organi competenti. Microsoft ha presentato il progetto alla Soprintendenza lo scorso 4 aprile 2023, ma la risposta definitiva è arrivata solo la settimana scorsa. Fino a quando non abbiamo ricevuto un parere chiaro e definitivo, non potevamo permetterci di creare false aspettative nei confronti della cittadinanza. Se la Soprintendenza avesse bocciato il progetto o richiesto modifiche sostanziali, avremmo dovuto cambiare strategia e rischiato di alimentare polemiche non necessarie».
Dopo l’approvazione della delibera in giunta lo scorso mercoledì, il sindaco Andrea Coden ha subito contattato i responsabili del progetto Microsoft per discutere le prossime fasi e valutare eventuali aggiustamenti che possano rispondere meglio alle esigenze della comunità di San Bovio. «Mercoledì, dopo aver approvato la delibera, ho chiamato i responsabili del progetto e ho detto: "Delibera fatta. Ora, sarebbe bello risedersi al tavolo con calma e capire se possiamo apportare delle modifiche"», ha raccontato il sindaco.
Il sindaco ha sottolineato la disponibilità di Microsoft a dialogare e valutare tali proposte. «Ci hanno risposto in modo molto positivo, dicendoci che, se vogliamo, possiamo risederci al tavolo già la prossima settimana per esaminare le richieste e capire se quello che è stato inserito nel progetto, ormai pianificato da cinque anni, risponda ancora ai bisogni attuali della cittadinanza», ha proseguito Coden. Questa apertura è vista dall’amministrazione come un’opportunità preziosa per allineare gli interventi infrastrutturali con le esigenze reali della comunità, dimostrando la flessibilità del progetto e la volontà di adattarlo in base ai feedback ricevuti. «Le modifiche, seppur minori, rappresentano per noi un’occasione per migliorare ulteriormente il progetto, rendendolo più aderente ai bisogni della nostra città», ha dichiarato Coden. La creazione di nuove strutture sportive come un campo da beach volley, oltre alle infrastrutture previste, potrebbe aggiungere valore al quartiere, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei residenti.
In definitiva, la fase post-approvazione del piano attuativo del datacenter
di San Bovio non si chiude con un atto formale, ma si apre a un percorso di
dialogo e aggiustamenti che potrebbero portare a significative ricadute
positive per Peschiera Borromeo. Secondo il Sindaco di Peschiera Borromeo,
l’amministrazione punterà a ottenere un risultato che vada oltre le aspettative
iniziali, dimostrando che un’azienda internazionale come Microsoft, pur essendo
legata a un progetto complesso e di lunga durata, può essere un interlocutore
flessibile e attento alle richieste locali. «Credo
fermamente che, lavorando insieme, possiamo costruire qualcosa di grande per
San Bovio e per l'intera città», ha concluso il sindaco Coden.
La spaccatura in Giunta
L'Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), in un loro contributo alla discussione, vi ha chiesto di aspettare a deliberare la bozza del piano attuativo. Secondo i vertici del partito, il capogruppo consiliare e l'assessora all'Ambiente e Territorio della sua giunta, bisognava prendersi più tempo per analizzare meglio la delibera?
«Non potevamo aspettare. L’unica
richiesta che l'azienda ci ha fatto a luglio, dopo cinque anni di
progettazione, è stata di chiudere tutto entro settembre. È per questo che, sin
da subito, da luglio, ci siamo messi al lavoro incontrandoli una volta a
settimana per sistemare ogni dettaglio e trovare il modo migliore per comunicare
il progetto».
Quindi le criticità espresse dall'AVS
nel contributo condiviso in maggioranza, le prenderete in considerazione?
«Sono assolutamente legittime. Anzi, come
dicevo prima, è fondamentale che nella fase di osservazione tutte le criticità
sollevate da AVS o da qualunque cittadino, in base a diverse sensibilità o
competenze tecniche, vengano scritte e presentate. Abbiamo sul nostro
territorio professionisti che conoscono sicuramente alcuni aspetti tecnici
meglio di me. Quindi, la mia risposta all'AVS è stata: grazie. Le osservazioni
sono parte essenziale del processo».
È stato difficile gestire questo momento
in giunta?
»Sì, perché ti trovi a confrontarti con la paura di non essere in sintonia con
tutti. Ma riflettendoci, capisci che non è una questione di disaccordo, ma
piuttosto una differenza di visione. Come dicevo prima, nella diversità di
pensiero si trova la forza per migliorare e ottimizzare le scelte. Mi aspetto
che le loro osservazioni arrivino, anche se molte delle questioni, come gli
oneri, sono già state affrontate in giunta. Ad esempio, il fatto che gli oneri
debbano essere adeguati all'indice ISTAT, è già qualcosa su cui l'azienda ha
dato disponibilità».
L'adeguamento degli oneri all'indice
ISTAT, di quanto parliamo?
«Un incremento del 10%. Ma va
considerato bene perché un aumento degli oneri per Microsoft del 10% significa
aumentare le tasse a tutti, dalla multinazionale alla signora Pina che deve
ristrutturare casa sua».
Da quanto tempo gli oneri sono fermi?
«Ogni tre anni dovrebbero essere
aggiornati. Gli ultimi sono scaduti a giugno, ma non c'è un termine perentorio
per farlo».
Quindi potete decidere di non applicare
subito l'adeguamento ISTAT?
«No, l'adeguamento ISTAT è obbligatorio,
ma non c’è un termine preciso per quando applicarlo. Per fare un esempio fino a
cinque anni fa, erano un decennio che gli oneri non venivano aggiornati. Per
questo dico che bisogna pensarci molto bene».
Bisogna ponderare le scelte, quindi?
Esatto. Fare polemiche è facile, ma
prendere decisioni consapevoli e valutare le ricadute è molto più complesso.
Che sia per Microsoft o per la signora Maria che deve ristrutturare casa,
bisogna fare scelte ponderate. È per questo che stiamo cercando di agire con
massima attenzione e trasparenza.
Politicamente, questa situazione
potrebbe pesare?
«Io non voglio raccontare bugie. Le
tensioni nella maggioranza possono esserci, e se ci sono, è giusto che sia
così. Non ho paura di affrontarle, né mi sento costretto a fare le cose solo
perché qualcuno me lo chiede. Mi sento una persona corretta e trasparente, e
voglio continuare a esserlo. Se una cosa non si può fare, non si fa».
Giulio Carnevale
Il progetto di riqualificazione dell’area ex Postalmarket a Peschiera Borromeo, presentato da Microsoft, prevede un'importante trasformazione urbanistica nella frazione di San Bovio. Questo piano attuativo di iniziativa privata, conforme al Piano di Governo del Territorio (PGT), prevede la realizzazione di un datacenter di rilevanza internazionale, con un significativo impatto sul territorio. Di seguito i principali dati tecnici del progetto.
Superficie e intervento edilizio
L’area interessata dal piano si estende su una superficie territoriale (ST) di 77.237 metri quadrati, all’interno della quale verrà sviluppata una superficie lorda di pavimento (SLP) pari a 33.000 metri quadrati. Il progetto si concentrerà sull’utilizzo delle aree già urbanizzate, riducendo al minimo il consumo di nuovo suolo, in linea con le previsioni urbanistiche locali.
Oneri di urbanizzazione
Il piano prevede il pagamento di rilevanti oneri di urbanizzazione, suddivisi in opere di urbanizzazione primaria e secondaria:
Oneri di urbanizzazione primaria: ammontano a 4.888.290,00 euro. Tuttavia, a seguito di opere realizzate a scomputo (come la costruzione di due piste ciclabili), l'importo effettivo che Microsoft dovrà versare sarà pari a 4.226.653,64 euro.
Oneri di urbanizzazione secondaria: sono previsti 4.078.470,00 euro, ridotti a 3.926.260,34 euro grazie a ulteriori opere realizzate a compensazione, come la creazione di un’area verde e la manutenzione del parcheggio di via Trieste.
Monetizzazioni: l’operatore privato dovrà versare un totale di 3.061.100,00 euro per la monetizzazione degli standard urbanistici non reperiti sul territorio.
Complessivamente, gli oneri che Microsoft dovrà pagare al Comune di Peschiera Borromeo esclude le monetizzazioni ammontano a 8.152.913,98 euro.
Opere di urbanizzazione previste
Parte degli oneri di urbanizzazione sarà scomputata con la realizzazione diretta di alcune opere infrastrutturali. Tra le principali opere previste vi sono:
Piste ciclabili: due tratti ciclabili saranno realizzati per un valore complessivo di circa 661.500,00 euro, scomputati dagli oneri di urbanizzazione primaria. Queste infrastrutture collegheranno l’area del datacenter alle principali vie di comunicazione del territorio.
Area verde: verrà realizzata un’area verde lato Via Toscana per un valore di 55.435,82 euro, che sarà detratta dagli oneri di urbanizzazione secondaria.
Manutenzione del parcheggio di via Trieste: un’altra opera a scomputo prevede la manutenzione di un parcheggio pubblico esistente, per un costo di 96.773,84 euro.
Extra oneri
Oltre agli oneri dovuti per legge, Microsoft si impegna a versare un contributo extra pari a 100.000 euro per la realizzazione di una rotatoria in fondo a via Trieste, all'intersezione con la SP 160. Questo intervento ha lo scopo di migliorare la viabilità nella zona interessata dal progetto.
Struttura e camini per la dispersione dei fumi
Il datacenter prevede la presenza di camini per la dispersione dei fumi e della CO2, necessari per il funzionamento delle infrastrutture tecnologiche all'interno della struttura. Questi camini saranno posizionati in punti strategici per garantire la fuoriuscita controllata delle emissioni generate dai sistemi interni del datacenter.
Cessione di una palazzina in via Trieste
Nell’ambito del piano attuativo, è prevista anche la cessione di una palazzina situata in via Trieste. Questo edificio, identificato catastalmente al Catasto Terreni e Fabbricati con una superficie complessiva di 1.018 metri quadrati, sarà ceduto gratuitamente al Comune di Peschiera Borromeo come parte delle aree standard. La struttura, composta da due piani fuori terra, ha un valore stimato di circa 1.351.350,00 euro e rappresenta un ulteriore contributo dell’operatore nell’ambito del piano?.
Il piano attuativo sull'area ex Postalmarket rappresenta un importante intervento per il territorio di Peschiera Borromeo, con un forte impatto infrastrutturale e urbanistico. Le cifre legate agli oneri di urbanizzazione, alle opere previste e alla cessione di una palazzina testimoniano l’entità dell’investimento che Microsoft si appresta a compiere per trasformare l’area di San Bovio in un polo tecnologico di grande rilevanza.
Giulio Carnevale