Peschiera Borromeo, progetto del polo archivistico del Tribunale a Bellaria: ancora in sospeso tra vincoli e richieste
Il Sindaco Coden chiarisce lo stato del Progetto per l'Archivio Giudiziario e le richieste del Comune per parcheggi e opere di urbanizzazione e garantisce la partecipazione della cittadinanza: «Procedimento al momento sospeso, verrà riaperto nel momento in cui il Demanio deciderà se continuare»
Il progetto del polo archivistico per gli Uffici Giudiziari del distretto di Milano nell’area denominata "Centro TLC ex I° Telegruppo" a Peschiera Borromeo continua a far discutere. Dopo la pubblicazione dell’articolo su 7giorni, il sindaco Andrea Coden ha voluto fornire un quadro più chiaro della situazione, delineando i passaggi tecnici e amministrativi che hanno condotto alla sospensione temporanea dell'iter progettuale.
L’Agenzia del Demanio, incaricata dal Ministero della Giustizia per l’attuazione del progetto, ha indetto una conferenza dei servizi nel maggio 2024 per l’esame dello studio di fattibilità tecnico-economica dell’opera. «Con nota protocollo 20.550 del 31 maggio 2024, il Comune di Peschiera Borromeo ha richiesto diverse integrazioni», ha spiegato Coden, specificando che tra queste figurano «la realizzazione di parcheggi pubblici in via Fallaci, esterni al compendio, da realizzare a cura dell’Agenzia», insieme alla verifica del completamento delle opere di urbanizzazione su via della Liberazione, un’arteria cruciale per l’accesso all’area interessata.
Anche altri enti hanno formulato richieste di integrazione, tra cui la Regione Lombardia, che ha posto l’accento sulla necessità di considerare la trasformazione del bosco presente all’interno del sito. Alla luce di queste osservazioni, il 3 luglio 2024 l’Agenzia del Demanio ha sospeso temporaneamente il procedimento, al fine di raccogliere e valutare le integrazioni documentali richieste dai partecipanti alla conferenza dei servizi.
Alla domanda diretta di 7giorni riguardo all’attuale stato di avanzamento del progetto, il sindaco ha dichiarato: «Al momento, il procedimento risulta ancora sospeso. Hanno effettuato la conferenza dei servizi e tutti gli enti coinvolti, incluso il Comune e la Regione Lombardia, hanno presentato richieste precise. Ora, spetta al Demanio decidere se procedere e portare avanti il progetto o meno». Coden ha inoltre ribadito che «ad oggi, di quell'area non vi è certezza», sottolineando la complessità del quadro normativo, dove permangono vincoli logistici e di proprietà.
Il progetto e i vincoli preesistenti sull'area
Situato tra via Oriana Fallaci, via Indro Montanelli e via Melegnano, il complesso del “Centro TLC ex I° Telegruppo” si estende su una superficie di circa 14.600 mq. Attualmente, ospita fabbricati adibiti a magazzini e uffici, ma l'obiettivo del progetto è quello di trasformare la zona in un polo archivistico per la conservazione di fascicoli giudiziari, con un notevole risparmio sui costi delle locazioni passive sostenuti dal Ministero della Giustizia. Tuttavia, l’area è soggetta a vincoli significativi: è stata classificata come "bosco" dalla Regione Carabinieri Forestale Lombardia ed è sottoposta a tutela paesaggistica. Inoltre, il Segretariato Regionale per la Lombardia ha dichiarato l’interesse culturale di una parte dell’area, in particolare la “Palazzina Alloggi”, elemento che aggiunge ulteriore complessità alla riqualificazione del sito.
Un processo caratterizzato dalla scarsa trasparenza
L'attuale amministrazione si trova così a gestire una situazione intricata, aggravata dal silenzio delle amministrazioni precedenti, che hanno mancato di informare adeguatamente i cittadini su un progetto destinato a modificare profondamente il tessuto urbano e ambientale della città. Il sindaco Coden ha evitato di commentare direttamente la condotta della precedente giunta, ma ha confermato che «il futuro della città sembra essere deciso nelle stanze chiuse degli uffici amministrativi», senza un confronto aperto con la comunità. La necessità di garantire un’informazione trasparente e una partecipazione attiva dei cittadini è, a suo avviso, una priorità su cui la politica locale dovrebbe fare maggiore affidamento.
Un iter sospeso e un futuro incerto
Il sindaco ha espresso dubbi sulla possibilità di un’imminente riapertura della conferenza dei servizi, affermando che «probabilmente, verrà riaperta nel momento in cui il Demanio deciderà se procedere e portare avanti il progetto». Tuttavia, resta il fatto che la cittadinanza è stata tenuta a margine del dibattito, un aspetto che Coden non esita a definire preoccupante. Concludendo, ha evidenziato l'importanza di procedere con una visione che includa le preoccupazioni della comunità, rispettando le peculiarità ambientali e storiche del territorio.
Questa situazione, ancora una volta, solleva interrogativi sulla capacità della politica locale di gestire in modo trasparente progetti di vasta portata, mantenendo un dialogo aperto con la cittadinanza. L'auspicio è che, qualunque sia l’esito della conferenza dei servizi, la comunità di Peschiera Borromeo possa essere adeguatamente informata e coinvolta nelle scelte future che influiranno sul territorio.
Giulio Carnevale